Delitto Barcella: venerdì l'autopsia
La Scientifica setaccia la Mercedes

La salma di Santo Barcella è stata trasferita dall'ospedale di Gazzaniga alla camera mortuaria degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove questa mattina sarà eseguita l'autopsia. Il sostituto procuratore Carmen Pugliese ha incaricato il dottor Antonio Osculati.

La salma di Santo Barcella è stata trasferita dall'ospedale di Gazzaniga alla camera mortuaria degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove questa mattina sarà eseguita l'autopsia. Il sostituto procuratore Carmen Pugliese ha incaricato il dottor Antonio Osculati, medico legale dell'Università di Varese.

L'esame farà chiarezza in particolare su una ferita alla base del cranio che potrebbe essere la causa della morte. Da un primo esame esterno del corpo, in avanzato stato di decomposizione, non è stato possibile capire la natura della lesione.

Intanto l'auto di Barcella, una vecchia Mercedes 200 (un modello di 15 anni fa) è stata rivoltata come un guanto dai tecnici della Scientifica, a caccia di tracce che possano ricondurre all'assassino, o agli assassini. Era stata ritrovata a Casnigo pochi giorni dopo la scomparsa del 70enne.

Per quanto riguarda il movente, gli inquirenti sono orientati verso un regolamento di conti, tenuto conto dei trascorsi del settantenne: l'omicidio di Barcella potrebbe essere legato ai suoi precedenti per truffa, ricettazione e reati finanziari, anche se risalenti a diversi anni fa. Nel 1999 era stato anche sorvegliato speciale.

Su questa base gli investigatori stanno ascoltando tutte le persone vicine all'artigiano edile, scomparso da Clusone il 7 novembre 2010 e trovato cadavere martedì nei boschi sopra Gandino, a Valpiana, a 1.100 metri di quota.

I tabulati telefonici vengono tenuti in grande considerazione: si cerca infatti di risalire a tutti i contatti dell'artigiano nei giorni precedenti la scomparsa. Il suo cellulare non è stato trovato, né nell'auto né nel punto in cui è stato ritrovato il corpo, avvolto in un telo di juta plastificata nera.

Santo Barcella viveva a Clusone con la moglie Ornella Mistri ed era padre di due figli. Giovedì 24 marzo i familiari hanno riconosciuto i vestiti, tra cui una camicia con le iniziali S. B., e l'orologio ritrovati sul corpo.

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