Stadio nuovo, serve il progetto
Ormai il tempo sta stringendo

Occhio al cronometro, perché il 90° non è poi così distante. Parafrasando il linguaggio calcistico, è questo il messaggio che Palafrizzoni lancia al presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, che aveva annunciato la presentazione del progetto del nuovo stadio per il prossimo settembre.

Occhio al cronometro, perché il 90° non è poi così distante. Parafrasando il linguaggio calcistico, è questo il messaggio che Palafrizzoni lancia al presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, che aveva annunciato la presentazione del progetto del nuovo stadio (con annessi e connessi) per il prossimo settembre.

«Non posso che essere soddisfatto, addirittura galvanizzato come tifoso atalantino, per quanto sta facendo e farà per la squadra nerazzurra. E i risultati si vedono» è la prima considerazione di Marco Fassi, esponente della Lista Tentorio e consigliere con delega al Parco dello sport.

«Sono anche lieto del rinnovato impegno a presentare un progetto per il Parco dello Sport a Grumello del Piano. Annunciato già diversi mesi or sono dalla stessa Atalanta, il masterplan lo stiamo aspettando tutti con vivo interesse, anche se comprendiamo benissimo che i motivi tecnici e la evidente complessità del piano possono a volte ritardare i termini previsti»

Stabilito questo, Fassi ricorda una scadenza fondamentale, quella del luglio 2012: ovvero due anni dopo la piena entrata in vigore del Piano di governo del territorio. Questo è il termine indicato nel documento affinché si concretizzi la previsione urbanistica (i cantieri sono un altro paio di maniche) del Parco dello sport: diversamente l'area di Grumello del Piano tornerà ad essere destinata al Parco agricolo.

«Non posso non fare un'osservazione , assolutamente propositiva, e di rilevanza fondamentale: con la presentazione del progetto a settembre, qualche rischio dietro la porta potrebbe anche esserci, in quanto i tempi saranno ormai veramente ristrettissimi tenuto conto dei numerosi e doverosi passaggi politico-amministrativi che ci corre doverosamente l'obbligo di soddisfare: il quartiere, la Circoscrizione, le Commissioni, il Consiglio comunale e così via», spiega Fassi.

Insomma, «la fretta, e lo sappiamo tutti , è una cattiva consigliera, ma se ci crediamo veramente e responsabilmente a questo progetto occorre fare presto». E anche fare bene: «Come già altre volte evidenziato dallo stesso sindaco, la proposta deve essere rispettosa di alcune precise e ben note esigenze».

Nella fattispecie: lo stadio sì, «ma anche il palazzetto, una viabilità definita d'intesa con la Provincia, tantissimo verde aperto al pubblico, una volumetria ragionevole, servizi e opere per il quartiere», conclude Fassi. Palla in campo, partita aperta e occhio al cronometro.

D. N.

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