Biglietto unico, ricorso al Tar
Via Tasso: «Siamo parte lesa»

La Provincia di Bergamo ha deciso di costituirsi in giudizio in relazione al ricorso presentato al Tar da alcune società di trasporto contro il regolamento regionale che ha introdotto il biglietto unico. Secondo queste aziende la nuova tariffa causa una perdita economica.

La Provincia di Bergamo ha deciso di costituirsi in giudizio in relazione al ricorso presentato al Tar da alcune società di trasporto contro il regolamento regionale che ha introdotto il biglietto unico. Si tratta di un titolo di viaggio che si può utilizzare sia per i treni che per i bus e che permette ai viaggiatori di risparmiare, ma che - secondo alcune aziende private - causa una perdita economica: il biglietto unico costa meno della somma dei due diversi titoli di viaggio.

«Con il biglietto unico - ha spiegato l'assessore provinciale alla Viabilità e trasporti Giuliano Capetti – le aziende di trasporto incassano meno. Nelle riunioni la Regione si era impegnata verbalmente a integrare eventuali mancati guadagni delle società private». Un accordo che per adesso è stato sancito solo a parole e che non sembra sufficiente per le aziende che hanno deciso così di rivolgersi al Tar.
Da qui il ricorso presentato per chiedere l'annullamento della delibera regionale e di quella con cui la Provincia ha dato attuazione al regolamento. Nella riunione di Giunta, via Tasso ha quindi deciso di costiuirsi in giudizio.

Sempre in tema di trasporti, la Giunta ha approvato l'accordo operativo con i centri dell'hinterland per il potenziamento del servizio di polizia locale sui bus dell'Atb. Una procedura «sperimentale» già presentata nei mesi passati, che ha ora ricevuto il via libera ufficiale da parte dell'esecutivo provinciale.

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