Ascom: «Alberghi troppo cari?
Prezzi legali e di alta stagione»

L'Associazione Albergatori Ascom risponde a Federconsumatori in merito ai prezzi praticati dagli alberghi ritenuti «non giustificabili». Nella ricerca di una stanza, Federconsumatori aveva affermato di essersi trovata di fronte a prezzi esorbitanti.

L'Associazione Albergatori Ascom risponde all'accusa di Federconsumatori mossa alla categoria in merito ai prezzi praticati dagli alberghi del centro ritenuti «non giustificabili». Federconsumatori, per bocca di Umberto Dolci, aveva affermato di aver cercato una stanza per un collega durante i giorni della Fiera del Mobile di Milano e di essersi trovato di fronte a prezzi esorbitanti.

«Federconsumatori - recita un ironico comunicato di Ascom - è esperta in qualsiasi problema, dalla guerra in Libia al regolamento sulle bancarelle al mercato. Magari, sulle tariffe alberghiere, vacilla un tantinino. Primo argomento: si tratta di prezzi illegali, tanto da minacciare l'intervento di Comune, Provincia e, perché no?, anche della Protezione Civile ? Diremmo di no: sono prezzi applicabili perché correttamente denunciati alle autorità competenti. Quindi, non essendoci reato, resta la questione numerica di seguire l'andamento del mercato: perché, nell'ambito di un anno (365 giorni) le occasioni per gli albergatori di praticare le loro tariffe massime sono nella misura di tre/quattro occasioni, ognuna di tre/ quattro giorni. Quindi parliamo di quindici (15) giorni nell'arco dell'anno: questa è la nostra “alta stagione”».

«Preghiamo Federconsumatori - continua Ascom - di andare a verificare le tariffe prima e dopo l'evento in questione: vi troverà le tariffe, ridotte all'osso, che questa crisi ci costringe a praticare. E troverà delle tariffe assolutamente in linea con il momento che viviamo e con lo standard molto buono che gli albergatori bergamaschi continuano a proporre alla loro clientela. Perché noi, il nostro lavoro, con passione e sacrificio, continuiamo a farlo. E i visitatori ce ne rendono merito».

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