Ponte S. Pietro, niente case
L'Isolotto sarà un parco

È operativo il Piano di governo del territorio di Ponte San Pietro, studiato e redatto da «Urban studio» di Milano. Adottato a inizio dicembre 2010, è appena stato varato dal Consiglio.

È operativo il Piano di governo del territorio di Ponte San Pietro, studiato e redatto da «Urban studio» di Milano. Adottato a inizio dicembre 2010, è appena stato varato dal Consiglio.

Il Piano prevede che nei futuri 10 anni gli abitanti a Ponte aumentino, in base alla capacità di piani insediativi, di un migliaio di unità. La popolazione di Ponte potrebbe arrivare a 12.500, un incremento abitativo pari all'8%.

«È una quota contenuta. Abbiamo cercato di limitare il consumo di territorio», ha detto il sindaco Giuliana Reduzzi. La volumetria degli ambiti di trasformazione in prevalenza residenziale è 116.600 metri cubi, nuove case che verranno costruite quasi tutte nella frazione di Locate, dove sono previste nove aree residenziali: il consumo del suolo sarà del 2%. Sono poi previste in prospettiva trasformazioni di immobili esistenti (aree Mazzucconi, Bolis e Colleoni). Per quanto riguarda i servizi e il verde, le aree su cui ci si concentrerà sono i parchi di Isolotto, Lesina, Quisa, Villa Mapelli. Nel piano dei servizi anche l'area ex Legler, il centro sanitario-Policlinico San Pietro e il centro interscambio.

Niente case sull'Isolotto. L'area, che è stata oggetto di dibattiti e di polemiche date le precedenti previsioni insediative, è ora definita dal Pgt «ambito strategico di riequilibrio ambientale», finalizzato alla formazione di un parco naturalistico e agricolo». L'area si estende per 160.000 metri quadrati ed è considerata di gran pregio naturalistico. Qui, secondo il piano dei servizi, ci saranno strutture didattico-educative leggere e sarà favorita la fruizione naturalistica. Resta un «presidio antropico», ma solo per attrezzature di interesse pubblico. Sì al parco con strutture specifiche, no al residenziale.

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