Sfilata di Mezza Quaresima
Vince il carro «Vizi e virtù»

La sfilata di Mezza Quaresima è stata come sempre seguitissima: centro città affollato e numero record di carri. Alla fine il vincitore è stato il carro «Vizi e virtù - Al di là o al di qua» di Castione della Presolana.

È stata una sfilata di Mezza Quaresima da record, con 93 carri e 4.500 partecipati, contro i 3.800 dello scorso anno. «È la prima volta che registriamo adesioni così alte, a testimonianza del fatto che la sfilata sta diventando una festa sempre più sentita per le famiglie», commenta il Comandante della piazza Mario Morotti del Ducato.

A fare la parte del leone sono stati gli oratori. Da quello di Castione della Presolana sono arrivate ben 300 persone, da quello delle Fiorine 230 e da quello della Celadina circa un centinaio. E infatti sul podio è arrivato proprio il carro di Castione, «Vizi e virtù - Al di là o al di qua», mentre la medaglia d'argento è andata al carro «Auguri Italia» delle Fiorine di Clusone. Ancora un carro a tema tricolore, «150° anno dell'Unità d'Italia», di Carobbio degli Angeli si è aggiudicato il terzo posto. Quarto il carro bresciano «Risate in bianco e nero» di Erbusco.

Per quanto riguarda i gruppi, il primo classificato è «Vallalta medievale» di Albino, secondo «Fantastica magia» di Veduggio con Colzano (MonzaBrianza) a pari merito con «Tricicli» di Bonate Sotto. Terzi a pari merito «Mar de mostrum» di Bergamo e «Scuola di ballo Blue Dance» di Borgo di Terzo. Quarto posto, infine, al gruppo «Dame e animali» di Bergamo.

Hanno ricevuto la segnalazione della giuria i carri «Indietro tutta» di Almenno San Salvatore e «Ol mond di interdecc» di Chiuduno. Premio fantasia a «Milano moda» di Cornate d'Adda. Hanno sfilato anche otto carri boliviani, che come negli anni passati hanno colorato la sfilata con il loro caratteristico folclore.

A finire al rogo, in serata, è stato il complesso di Sant'Agata, progetto che gli organizzatori hanno scelto simbolicamente di bruciare in quanto mai realizzato a causa di lentezze burocratiche e istituzionali. Un rito che ha visto la «bruttura della città», appesa al collo della «vecia», finire segata e bruciata sul falò.

A precedere il caratteristico rogo una serie di appuntamenti che sono iniziati fin dalla mattinata. La giornata, infatti, si è aperta alle 10 in piazza Pontida con l'inaugurazione della mostra dei bozzetti «Egia 2011» realizzati dagli studenti della Scuola d'Arte Fantoni. Dalle 10 alle 14 i carri e i gruppi si sono radunati in piazza Marconi (nel piazzale Fs-autolinee) e nelle vie Bonomelli e Bono. Alle 15 è partita la sfilata, che dall'inizio di viale Papa Giovanni XXIII si è snodata lungo via Paleocapa, via Quarenghi, via Spaventa, via Tiraboschi, Porta Nuova, piazza Matteotti, via XX Settembre, piazza Pontida e si è conclusa in via Moroni, all'angolo con via Previtali.

Le vie del percorso (insieme a largo Rezzara e via Gallicioli) sono rimaste chiuse al traffico fino alle 19,30. Dopo la premiazione della mostra di bozzetti, avvenuta alle 18,30 in piazza Pontida e la tradizionale lettura del «Testamènt de la Ègia», sono stati consegnati i premi ai carri e ai gruppi classificati: è stato come di consueto il Duca Lìber Prim del Ducato di Piazza Pontida a consegnare rispettivamente il 1°, 2°, 3° e 4° premio, il «Premio Fantasia» e il «Premio speciale della giuria».

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