Calolziocorte, la maggioranza:
«Sì alla sala giochi». È polemica

Quattro ore di dibattito, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale di Calolziocorte di martedì sera, non hanno contribuito a far cambiare le posizioni a maggioranza e minoranze sulla questione dell'apertura di una sala giochi, con slot machine e videopoker.

Quattro ore di dibattito, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale di Calolziocorte di martedì sera, non hanno contribuito a far cambiare le posizioni a maggioranza e minoranze sulla questione dell'apertura di una sala giochi, con slot machine e videopoker, nel centro cittadino, nei locali del sottopiazza Vittorio Veneto.

Gli esponenti della maggioranza, Lega Nord e Circoli della libertà, si sono dichiarati favorevoli all'apertura richiamandosi all'articolo 41 della Costituzione («L'iniziativa economica privata è libera») e all'osservanza della legge nazionale.

Dall'altra parte le due minoranze, «Uniti per Calolziocorte» e Pdl, sono contrari alla sala giochi in quanto troppo vicina (meno di 300 metri) alla biblioteca civica, da considerare «luogo sensibile».

Per quanto riguarda la proposta di deliberazione sull'interpretazione autentica del regolamento con l'inserimento della biblioteca civica come «luogo sensibile», nonostante l'accorata illustrazione del primo firmatario Corrado Conti («Uniti per Calolziocorte»), durata ben 35 minuti, la maggioranza è rimasta compatta.

Non solo: un emendamento aggiuntivo, proposto dalle minoranze, di dare mandato alla Giunta di modificare il regolamento individuando tra i luoghi sensibili il municipio, stazioni di autobus e ferrovie, aree verdi attrezzate, cinema, teatro, oratori, lungofiume e oratori, è stato respinto.

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