Pd: «Mafia, le battute non servono
La Provincia faccia la sua parte»

Le parole del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, in risposta alle dichiarazioni del viceministro Castelli, sono l'ennesimo campanello d'allarme sul fenomeno delle mafie in Lombardia e a Bergamo. Il Pd chiede alla Provincia di Bergamo di fare la sua parte.

Le parole del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, in risposta alle dichiarazioni del viceministro Castelli, sono l'ennesimo campanello d'allarme sul fenomeno delle mafie in Lombardia e a Bergamo. Il Pd chiede alla Provincia di Bergamo di fare la sua parte per contribuire a tenere alta l'attenzione delle istituzioni e della società civile.

La proposta è quella contenuta in un ordine del giorno per il Consiglio provinciale nel quale si chiede la convocazione di una seduta straordinaria aperta agli interventi delle realtà impegnate nel contrasto alle organizzazioni mafiose, dai sindacati alla rete di associazioni di «Libera».

L'ordine del giorno verrà discusso nel prossimo Consiglio provinciale, dopo che nelle ultime settimane si sono susseguite dichiarazioni e prese di posizione che coinvolgono la realtà bergamasca, dall'allarme lanciato dal governatore della Banca d'Italia circa l'avanzamento sul territorio lombardo dell'infiltrazione delle cosche fino alle preoccupazioni espresse pubblicamente dal Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Treviglio circa la reale possibilità che l'arrivo delle grandi infrastrutture e dei relativi interessi economici che graviteranno sulla Bassa Bergamasca attirino l'interesse delle organizzazioni mafiose.

Il presidente Pirovano in merito alla mafia nella Bergamasca aveva affermato di «non aver mai visto una coppola». Aggiungendo di sentirsi «molto tranquillo perché nei due anni di presidenza posso dire di non aver mai avuto contatti con infiltrazioni di stampo mafioso».

«Forse c'è l'intenzione di fare una pubblicità politica negativa che tende a distorcere la realtà. Ho l'impressione che questa storia della presenza mafiosa spesso venga utilizzata per altri motivi», aveva concluso Pirovano.

«È sbagliato minimizzare, su questi temi non si può proprio scherzare, perché le mafie uccidono la democrazia, l'economia e la cultura della legalità della nostra terra - dichiarano il consigliere provinciale Pd Matteo Rossi e il segretario provinciale Pd Gabriele Riva - ed è un fatto oggettivo che le denunce per associazione a delinquere di stampo mafioso tra il 2004 e il 2009 si siano concentrate soprattutto nelle province di Milano, Bergamo e Brescia».

«È il momento di dare un segnale chiaro e condiviso, di forte attenzione istituzionale, per questo proponiamo un Consiglio provinciale straordinario dedicato alla trattazione di questi temi al quale invitare a partecipare i rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati e delle associazioni impegnate sui temi della legalità. L'esito positivo del Consiglio regionale straordinario che ha approvato in modo bipartisan il provvedimento sull'educazione alla legalità ci porta a sperare che anche a Bergamo si possa trovare la stessa disponibilità».

Pd Bergamo

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