Cava più ampia a Carobbio?
La Regione rinvia la discussione

La Commissione ambiente della Regione ha rinviato il voto sulla Proposta di atto amministrativo relativo alla riperimetrazione della cava di Carobbio, che proponeva di aumentare la superficie da 0,3 a 4,2 ettari. «Stop doveroso» dice Gabriele Sola (IdV).

La Commissione ambiente della Regione Lombardia ha rinviato la votazione della Proposta di atto amministrativo relativo alla riperimetrazione della cava di Carobbio degli Angeli, che proponeva di aumentarne la superficie da 0,3 a 4,2 ettari.

«Uno stop doveroso – commenta il consigliere dell'Italia dei Valori Gabriele Sola - visto che la prospettiva di una moltiplicazione per 14 della superficie della cava suona come una modifica importante e non un semplice "ritocchino". La guardia, rispetto al consumo di suolo in un'area di pregio come quella di Carobbio, dev'essere altissima».

«Il Piano Cave di Bergamo - prosegue Sola - è nato male e cresciuto peggio. E nonostante gli anni di ritardo, non è stato adeguatamente condiviso con gli enti locali. Adesso, come stabilito pressoché all'unanimità, occorre fermarsi e fare il punto. Chiederemo alla Giunta regionale di assemblare un documento organico che raccolga l'insieme delle numerosissime situazioni da approfondire fra quelle presenti nel Piano Cave bergamasco».

«Parliamo - conclude Sola - di una materia su cui non ci si può più permettere di commettere errori né, tanto meno, di farli passare (magari dolosamente) per semplici sviste. Le ripercussioni ambientali, soprattutto in quei territori già martoriati, rappresentano un rischio reale con possibili ricadute sulla qualità della vita dei cittadini. Se poi questi effetti derivassero da scelte funzionali ai business dei soliti noti, la questione assumerebbe contorni ancor più inquietanti».

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