Allarme dell'Agenzia del farmaco
«I generici a rischio di aumenti»

Si rischia di dover pagare di più per l'acquisto di un farmaco generico. Da venerdì, 15 aprile, è entrato in vigore un provvedimento dell'Agenzia italiana del farmaco con la riduzione dei prezzi massimi a carico del Servizio sanitario nazionale.

Si rischia di dover pagare di più per l'acquisto di un farmaco generico. Da venerdì, 15 aprile, è entrato infatti in vigore un provvedimento dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha disposto la riduzione dei prezzi massimi a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) per i farmaci equivalenti (i generici per i quali è scaduto il brevetto d'esclusiva) che vengono erogati dalle farmacie su ricetta del Ssn (ricetta rossa).

Lo comunica Federfarma Bergamo, precisando che «i prezzi in elenco, così stabiliti, attualmente non corrispondono ai prezzi reali dei farmaci in commercio e, pertanto, fino a che le aziende produttrici non decideranno di abbassarli, il cittadino sarà costretto a pagare l'eventuale differenza, che prima non ha pagato o ha pagato in misura minore».

L'importo, che si sommerà all'eventuale ticket, spiega l'Associazione dei titolari di farmacia della provincia di Bergamo, deriva dalla differenza tra il prezzo reale del farmaco e quello indicato nella nuova delibera dell'Aifa.

Ma quali sono, dunque, le conseguenze dirette del provvedimento per i cittadini? «Tutto dipende da cosa decideranno di fare le aziende farmaceutiche – spiega Giovanni Petrosillo, presidente Federfarma Bergamo –. Queste sono infatti libere di scegliere di adeguarsi ai prezzi imposti dal provvedimento Aifa oppure no. Qualora decidessero di farlo, i tempi potrebbero comunque essere lunghi. Se invece un'azienda deciderà di non abbassare i prezzi dei generici, allora sarà il cittadino a dover pagare di tasca sua la differenza tra il prezzo del generico e quello rimborsato dal Ssn (che corrisponde al "nuovo" tariffario Aifa)».

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