Cronaca
Sabato 20 Settembre 2003
La parrocchia custode della fede anche in un mondo complesso
Più di mille partecipanti all’ottava assemblea diocesana, che si è aperta alla presenza del vescovo Roberto Amadei
Una scelta difficile, quella di «annunciare il Vangelo in un mondo che cambia». Eppure è la sfida che la Chiesa ha assunto da più di un secolo e che ha visto nel Concilio Vaticano II una delle sue espressioni più significative.
Ma come cambiano il mondo, la società, gli uomini? E soprattutto, come rispondere alle domande di cambiamento della Chiesa senza tradire il messaggio originale, l’annuncio del Vangelo? Questi gli interrogativi sui quali hanno iniziato a confrontarsi ieri i partecipanti all’ottava assemblea diocesana, che si è aperta alla presenza del vescovo Roberto Amadei, del vescovo ausiliare Lino Belotti, del delegato vescovile Maurizio Gervasoni e di Piergiorgio Confalonieri, presidente provinciale dell’Azione Cattolica, che ha introdotto i lavori.
In un affollato auditorium (più di mille i partecipanti, provenienti da tutte le parrocchie della diocesi) è toccato a Luca Diotallevi, di Terni, professore di sociologia all’università Roma 3 e collaboratore della Cei, presentare i motivi che hanno portato alla scelta del tema del cammino pastorale per l’anno 2003-2004: «La parrocchia, "grembo della fede" per le nuove generazioni». La lettura di Diotallevi è sociologica. Nella sua esposizione il professore ha illustrato i caratteri del cambiamento della società moderna e ha indicato come la parrocchia possa essere custode della fede anche in un mondo complesso come quello attuale.
(19/09/2003)
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