Una sciata notturna lunga 16 ore: per beneficenza

Scieranno dalle 6 di sera alle 10 di mattina del giorno successivo: in pratica rimarranno per 16 ore ininterrotte sugli sci e percorreranno 110 discese libere una di seguito all’altra

Un’impresa sciistica davvero originale quella alla quale parteciperanno anche due atleti bergamaschi: Andrea Dezza, 25 anni, di Scanzorosciate e Andrea Savoldelli, 24 anni, di Clusone. Insieme al bresciano Devid Salvatori, 25 anni, rappresenteranno l’Italia alla «50 K di Coronet Peak», una gara-endurance di discesa libera sugli sci che avverrà sulle piste di Coronet Peak in Nuova Zelanda, nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 luglio.

Alternandosi fra loro in staffetta, i tre ragazzi lombardi dovranno coprire nel minor tempo possibile i 50 mila metri di dislivello complessivi del tracciato. Per tutta la notte percorreranno oltre centro discese libere una dopo l’altra, lanciandosi alla velocità di 130 chilometri orari e risalendo ogni volta in seggiovia. Nove squadre provenienti da tutto il mondo, cinque maschili e quattro femminili, composte da tre persone ciascuna, si contenderanno la salita sul podio.

Una causa benefica nobilita l’audacia degli sciatori che partecipano alla kermesse sportiva: il ricavato sarà interamente devoluto a favore dell’associazione «Cure Kids» che si occupa di ricerca su alcune gravi patologie infantili. Sei piccoli malati terminali trascorreranno così un’intera settimana a Coronet Peak con le loro famiglie, sciando insieme ai campioni in gara.

(19/07/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 20/07/2003

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