«La risposta al mistero del male
sta nella croce di Gesù Cristo»

«Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, muore sulla croce come un malfattore fra atroci sofferenze, ma offrendo all'umanità il suo amore grande. Ecco perché questa morte drammatica rende Cristo crocifisso così vicino a tutti i dolori».

«Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, muore sulla croce come un malfattore fra atroci sofferenze e dolori, ma offrendo all'umanità il suo amore grande e sorprendente. Ecco perché questa morte drammatica rende Cristo crocifisso così vicino a tutti i dolori e a tutte le sofferenze dell'uomo. Ecco perché Cristo crocifisso diviene la ragione della nostra speranza».

Venerdì Santo, memoria della morte di Gesù Cristo, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto in Cattedrale la celebrazione della Passione del Signore. Era presente anche il vescovo ausiliare emerito Lino Belotti. Molto intensi i diversi momenti della celebrazione, entrata nel vivo con la proclamazione a tre voci della Passione secondo Giovanni.

«Non esiste soltanto la malattia che segna la vita delle persone e delle loro famiglie anche in modo drammatico - ha esordito il vescovo nell'omelia -. Esiste anche la realtà del male, che è una esperienza oscura che istintivamente rifuggiamo, che talvolta sembra soffocarci e alimenta la nostra paura. La morte di Cristo in Croce non è soltanto la rappresentazione del dolore e dell'amore supremo, ma è anche la rappresentazione del male e del suo mistero». L'uomo si interroga di fronte a questa realtà.

«Le ragioni per spiegare il male - ha continuato monsignor Beschi - sono sempre insufficienti. Perché l'uomo preferisce il male al bene? Dov'è la forza d'attrazione del male? La risposta a questo mistero viene da un altro mistero, cioè la Croce di Cristo. Poco prima era stato acclamato re dalle folle, era passato beneficiando tutti, è Figlio di Dio. Invece, muore fra atroci dolori e sofferenze come un malfattore. Sta qui il mistero: un Dio innocente e senza peccato muore come un peccatore per la salvezza dell'umanità».

Monsignor Beschi ha posto una domanda: perché c'è ancora il male nonostante la Croce di Cristo? «L'unica risposta è credere in Lui, stare sotto la Croce come Maria e l'apostolo Giovanni, alimentare la preghiera e l'intimità con Lui. Così riconosceremo i germi del bene, non perché i cristiani sono ottimisti, ma perché restano uniti al loro Signore».

Sabato Santo, alle 21 in Cattedrale il vescovo presiederà la Veglia pasquale (partecipa la Cappella musicale e gli Ottoni del Duomo, diretti da don Gilberto Sessantini), durante la quale ventidue catecumeni riceveranno i Sacramenti dell'iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia).

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