Mercoledì 27 Aprile 2011
Nuova tassazione per gli affitti
Pro e contro la cedolare secca

Il vantaggio fiscale, prosegue D'Andrea, «è possibile per i contribuenti il cui reddito complessivo è superiore a 28mila euro. La cedolare secca è riconosciuta solo per i contratti aventi ad oggetto un immobile ad uso abitativo e relative pertinenze se locate congiuntamente». Pertanto sono esclusi dai benefici gli immobili ad uso commerciale, oltre alle sublocazioni, perché si genera un redito diverso e non avente natura fondiaria. Inoltre, con la cedolare secca il locatore rinuncia per tutta la durata del contratto ad applicare le variazioni Istat.
L'Agenzia delle Entrate, per consentire ai proprietari di decidere quale soluzione adottare, informa che hanno tempo fino al sei di giugno per registrare i contratti di locazione.
«Per Asppi – sottolinea D'andrea – la possibilità di usufruire della cedolare secca rappresenta un riconoscimento di una battaglia durata anni, finalizzata ad introdurre per i proprietari di immobili una tassazione più equa, così come lo era stata per l'abolizione dell'ICI sulla prima casa». Ma non mancano le criticità. «La nuova normativa – evidenzia D'Andrea - purtroppo non ha inserito anche gli immobili commerciali, e ciò è certamente una discriminante».
Leggi di più su L'Eco di Bergamo del 27 aprile
e.roncalli
© riproduzione riservata