Sacbo, contromossa della Sea
«Pure a noi un consigliere in più»

La Sea - la società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa che detiene anche il 30% delle azioni della Sacbo - non sarebbe disposta a condividere la proposta lanciata dai bergamaschi di portare da 9 a 10 i componenti del Consiglio di amministrazione della Sacbo.

La Sea - la società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa che detiene anche il 30% delle azioni della Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Bergamo Orio al Serio - non sarebbe disposta a condividere la proposta lanciata dai bergamaschi di portare da 9 a 10 i componenti del Consiglio di amministrazione della Sacbo.

Il Cda di Sacbo - avrebbe fatto sapere Sea - deve restare a 9 componenti. Tutt'al più, secondo alcune indiscrezioni, la Sea sarebbe disponibile a portare a 11 i componenti del CdA di Sacbo, tenendo però per sè uno dei nuovi ingressi, riequilibrando in tal modo il numero dei rappresentanti espressi dalla società milanese.

La proposta di portare a 10 il numero dei componenti era stata lanciata nei giorni scorsi, nelle fasi finali della trattativa che hanno portato al cambio della guardia alla presidenza di Sacbo, tra l'uscente Mario Ratti e il subentrante Miro Radici. Nell'ottica bergamasca, il posto in più sarebbe riservato a Italcementi, nello specifico al vicepresidente Pierfranco Barabani.

Mercoledì 4 maggio è in programma l'assemblea dei soci della Sacbo, dove la questione verrà ovviamente messa sul tappeto.

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