Bilancio Sacbo, le minoranze:
bene il dividendo, ma le strategie?

La decisione di Sacbo (la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio) di distribuire un dividendo, piace alle minoranze del Comune di Bergamo che però definiscono «oscure» ler future strategie aziendali. In Provincia il Pd chiede chiarezza sulle strategie della nuova dirigenza.

La decisione di Sacbo (la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio) di distribuire un dividendo, piace alle minoranze del Comune di Bergamo che però definiscono «oscure» ler future strategie aziendali. In Provincia il Pd chiede chiarezza sulle strategie della nuova dirigenza.

Il comunicato delle minoranze di Palazzo Frizzoni
«Le minoranze consiliari di Palazzo Frizzoni esprimono la loro soddisfazione per la decisione dell'assemblea degli azionisti di SACBO di distribuire tra gli azionisti una parte, poco più di due milioni di euro, degli utili conseguiti: nelle casse comunali arriveranno così circa 300mila euro da destinare ai servizi sociali gravemente in sofferenza per le ristrettezze di bilancio.
E' stata quindi coronata da successo, anche se parziale, l'iniziativa delle opposizioni avanzata su proposta del Partito Democratico, fatta poi propria in modo bipartisan da tutto il Consiglio Comunale, che impegnava il Sindaco ad avanzare all'assemblea degli azionisti la proposta di parziale distribuzione degli utili, da non accantonare quindi nella loro totalità a riserva straordinaria: si sarebbe potuto fare di più da parte dell'azionariato di SACBO, ma comunque è stato conseguito un risultato significativo sia per il sostegno al welfare comunale e sia per la compensazione dovuta alla comunità cittadina per i disagi derivanti ad una sua parte consistente dalla presenza della struttura aeroportuale.
A questo proposito, le minoranze si augurano che venga mantenuto l'impegno assunto dalla società SACBO di garantire gli interventi di mitigazione e salvaguardia ambientale, particolarmente importanti e sentiti soprattutto dai cittadini che abitano nei quartieri su cui insistono le rotte di decollo.
L'assemblea degli azionisti di SACBO ha provveduto anche al rinnovo delle cariche sociali e, come è noto, ha ritenuto di dover provvedere alla sostituzione dei vertici aziendali.
Questa decisione suscita forti perplessità: sono fuori discussione le note capacità personali del nuovo Presidente, ing. Miro Radici, e del nuovo Amministratore Delegato, dr. Mentasti (anche se il suo “dirottamento” in un aeroporto pochissimi mesi dopo la nomina a Direttore Generale di un grande ospedale, quale il S. Paolo di Milano, lascia davvero stupiti), ma soltanto un radicale cambio delle strategie aziendali, che però non è stato affatto annunciato, poteva giustificare una così radicale soluzione di continuità in una società che ha conseguito risultati gestionali estremamente lusinghieri.
Ai conseguenti dubbi sulle prospettive strategiche di SACBO si accompagnano due ulteriori elementi critici: la forte ingerenza della Regione in scelte che competevano soltanto ai soci bergamaschi e, soprattutto, la spaccatura del patto di sindacato, che ha ritrovato una unanimità soltanto di facciata, non essendo certo un mistero per nessuno che i soci privati hanno subito un diktat di Lega e PDL (o, meglio, di una sua parte), mentre il successo del nostro aeroporto deriva anche dalla compattezza dei soci aderenti al patto di sindacato che avrebbe bisogno di essere rafforzato e non indebolito, come è purtroppo avvenuto.
E' infine doveroso un forte ringraziamento, almeno da parte nostra, a Mario Ratti e Renato Ravasio per l'intelligente e preziosa opera svolta nel passato triennio alla guida di SACBO, con il raggiungimento di risultati assolutamente positivi nella gestione di una struttura fondamentale per lo sviluppo della nostra città».
Il comunicato è firmato da: Roberto Bruni (Lista Bruni), Elena Carnevali (PD), Vittorio Grossi (IDV), Giuseppe Mazzoleni (UDC), Pietro Vertova (Verdi Indipendenti)  


Il comunicato del gruppo del Pd in Consiglio provinciale
«In riferimento alle recenti nomine alla presidenza e alla dirigenza della società Sacbo, consapevoli del valore che l'aeroporto ha per il nostro territorio, oltre al nostro augurio di buon lavoro alla nuova dirigenza, vogliamo esprimere e consegnare anche ad essa la nostra viva preoccupazione in relazione al futuro e alle prospettive di Orio. 
Riteniamo a questo proposito che sia doveroso e fondamentale per la comunità bergamasca che vengano subito esplicitati in modo chiaro e trasparente gli obiettivi in termini di scenari che la nuova dirigenza intende perseguire in relazione ad una eventuale holding tra Sea, Sacbo e gli aeroporti di Brescia e Verona.
Riteniamo che i forti contrasti tra i soci bergamaschi di Sacbo, che hanno trovato un compromesso solo poche ore prima dell'assemblea, siano un segnale preoccupante per il futuro dell'aeroporto. Se è pur vero che sulle nuove nomine si è giocata una pesante partita di potere nel centrodestra, è in dubbio che in gioco c'era e c'è il ruolo di Orio nel sistema aeroportuale lombardo, così come evidenti sono  i tentativi di Sea di dettare le regole del gioco favorendo soprattutto gli interventi utili a Malpensa e Linate. Siamo di fronte alla paradossale situazione per la quale Regione Lombardia da un lato tace sui contenuti e le prospettive del sistema aeroportuale lombardo e dall'altro con il Presidente Formigoni svolge un ruolo di primo piano nel determinare gli assetti societari di Sacbo.
Noi riteniamo indispensabile definire un programma strategico che chiarisca il ruolo di Orio nel sistema aeroportuale del nord Italia e chiediamo alla nuova dirigenza Sacbo di muoversi partendo dall'interesse particolare del territorio, dell'economia bergamasca e delle questioni ambientali  che gravano sui quartieri di Bergamo e sui Comuni dell'hinterland.  Sono questi i criteri con i quali giudicheremo le scelte di eventuali aggregazioni, verso le quali non abbiamo un atteggiamento che risulti essere a prescindere pro o contro. La domanda semplice e concreta che il cittadino si pone è infatti “cosa ci guadagna e cosa ci perde la bergamasca?”. In questo senso non possiamo che condividere la scelta di ridistribuire parte degli utili di Sacbo.
Sempre in questa direzione, nello scorso mese di dicembre, avevamo presentato un ordine del giorno che sollecitava la Provincia ad indicare ai suoi rappresentanti in Sacbo alcune indicazioni e priorità. Sono passati diversi mesi, e finalmente quel documento verrà discusso in Consiglio Provinciale nel mese di maggio.  Le nostre proposte sono quelle dei tanti Sindaci dell'hinterland spesso inascoltati e non coordinati dalla Provincia e che, proprio grazie all'iniziativa del Pd, hanno potuto essere ricevuti lo scorso mese dalle commissioni consiliari.
La politica deve sforzarsi di rappresentare la comunità cui si riferisce prefigurando prospettive di sviluppo del territorio e di benessere della salute dei suoi cittadini. Questo è il nostro obiettivo e speriamo sia la priorità che guiderà nei prossimi anni anche la politica di Sacbo».
Comunicato firmato dai consiglieri provinciali del Partito Democratico

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