Indagini sull'omicidio Ghilardi
Un arresto: usura ed estorsione

Le indagini sull'omicidio di Giovanni Ghilardi, l'imprenditore 42enne di Nembro trovato cadavere nel baule del suo fuoristrada nel febbraio 2010, hanno condotto a un arresto per usura e tentata estorsione: in manette un 54enne di Spinone, che era un suo conoscente.

Le indagini sull'omicidio di Giovanni Ghilardi, l'imprenditore 42enne di Nembro trovato cadavere nel baule del suo fuoristrada nel febbraio 2010, hanno condotto a un arresto per usura e tentata estorsione: in manette un 54enne di Spinone, che era un suo conoscente.

Ghilardi è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa. Il 54enne era stato accusato negli anni Novanta di rapina, proprio in concorso con Ghilardi, ed era stato arrestato per primo. Nel processo, tre anni dopo, Ghilardi era stato indicato come complice da un testimone ed era finito a sua volta in manette. Ma nel 1997 era stato scagionato e assolto e, poco prima di essere ucciso, aveva visto riconosciuto un risarcimento per l'ingiusta detenzione subìta.

Gli inquirenti milanesi, con i carabinieri di Monza, indagando sull'omicidio (che non è stato ancora risolto), hanno scovato un filone di presunti episodi di usura che coinvolgerebbero sia Ghilardi, sia il suo conoscente 54enne. Si parla di prestiti per circa 150 mila euro a un tasso d'interesse intorno al 10% mensile, dunque molto superiore al massimo previsto per legge.

Nell'ambito di questa presunta attività, il 54enne di Spinone si sarebbe reso responsabile anche di tentata estorsione per aver preteso con la minaccia il pagamento degli interessi. Per il momento, l'arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip di Bergamo, Bianca Maria Bianchi.

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