Coldiretti e la direttiva nitrati:
«uno studio chiarirà chi inquina»

Pressing di Coldiretti sulla direttiva nitrati. Il direttore di Coldiretti Bergamo Lorenzo Cusimano commenta con favore la predisposizione di uno studio sulla definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi (quindi non solo agricolo).

La Coldiretti non ci sta a prendersi tutte le responsabilità per l'inquinamento da nitrati. Il direttore di Coldiretti Bergamo Lorenzo Cusimano commenta con favore la predisposizione, entro l'anno, di uno studio sulle zone vulnerabili da nitrati e sulla definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi (quindi non solo agricolo).

«Un risultato positivo per le imprese agricole e la zootecnica italiana», così il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi ha definito il pressing della Coldiretti sulla Direttiva Nitrati. Secondo Colombi «è estremamente positivo il fatto che sia capito l'importanza di andare oltre la semplice proroga (come qualcuno voleva) ma procedere con uno studio sulle zone vulnerabili e sull'impatto che hanno industrie e centri abitati, oltre all'individuazione di risorse per le aziende agricole e per il riciclo dei reflui».

La Coldiretti bergamasca considera lo schema di accordo sulla direttiva nitrati un ottimo esempio di cooperazione fra istituzioni e associazioni di rappresentanza. Ora la partita si gioca a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l'accordo raggiunto.

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