Lombardia, in arrivo 700 profughi
Formigoni: «Collaborare tutti»

Da mercoledì 11 maggio è previsto l'arrivo di numerosi profughi da Lampedusa alla Lombardia. Si parla di circa 700 persone in poco meno di una settimana, alcune delle quali potrebbero essere ospitate in strutture o centri della nostra provincia.

Da mercoledì 11 maggio è previsto l'arrivo di numerosi profughi da Lampedusa alla Lombardia. Si parla di circa 700 persone in poco meno di una settimana, alcune delle quali potrebbero essere ospitate in Bergamasca.

«Regione Lombardia come sempre - ha specificato il presidente Roberto Formigoni - garantirà, insieme alle Province e ai Comuni, il massimo di collaborazione». L'accoglienza sarà articolata in due fasi. La prima di alloggiamento temporaneo, orientativamente della durata di 2 settimane e la seconda di destinazione a medio-lungo termine orientativamente sino a fine anno. Nella prima fase ai profughi saranno assicurati vitto, alloggio e assistenza sanitaria e i costi saranno integralmente a carico della gestione commissariale; mentre le attività saranno a cura delle Asl territorialmente competenti. Nella seconda fase, invece, saranno garantiti anche servizi volti all'inserimento sociale dei profughi e cioè mediazione culturale, corsi d'italiano e altro.

Formigoni ha spiegato che «è stato comunicato che nella giornata di mercoledì 11 arriveranno 298 migranti trasferiti da Lampedusa con la nave Flaminia: nel pomeriggio di domani sbarcheranno a Genova per poi essere trasportati nei centri che verranno individuati nelle prossime ore. Tra giovedì e venerdì è atteso l'arrivo di altre 300/350 persone, imbarcate sulla nave Excelsior, sempre via Genova».

«Non è difficile prevedere che ne arrivino altri - ha detto ancora Formigoni - vista la situazione così drammaticamente in peggioramento della Libia». Il presidente ha anche ricordato che solo la minor parte di questi profughi sono di nazionalità libica, la maggior parte sono nativi di altri Paesi nord e centro-africani.

NESSUNA TENDOPOLI - Formigoni ha detto che la parola tendopoli è sempre stata esclusa e non è mai stata introdotta nelle proposte. I prefetti stanno cercando infatti di collocare queste persone in piccoli gruppi, rispondendo alle disponibilità che sono state sollecitate soprattutto a Ong, centri di accoglienza pre-esistenti, strutture di ricovero e centri famiglia.

LA DISTRIBUZIONE - Per ora, come criterio, vale quello approvato dal Governo, cioè della distribuzione in base al numero degli abitanti di ciascuna Regione.

STATUS DI PROFUGO - Ogni persona all'arrivo è sottoposta a riconoscimento e poi, eventualmente, potrà ottenere lo status di profugo e quindi i documenti che consentono la libera circolazione in Europa.

L'UNIONE EUROPEA - Il presidente Formigoni si associa al ministro dell'Interno Roberto Maroni, che stamane ha ribadito che l'Unione europea continua a lasciare sola l'Italia, in una sostanziale indifferenza dell'Unione stessa.

I BOMBARDAMENTI DELLA NOTTE - Le notizie che si hanno sui bombardamenti effettuati dalla Nato sulla città di Tripoli nel corso della scorsa notte - ha concluso Formigoni - mi lasciano grandemente preoccupato. Testimoni terzi dicono che non sarebbe stato colpito solo il quartier generale di Gheddafi, ma anche insediamenti circostanti. Se questi avvenimenti fossero veritieri confermo la mia grande criticità sull'avvio di queste operazioni militari, che non mi sembra stiano risolvendo la situazione.

Per l'emergenza profughi è stata allestita una commissione ad oh: commissario nazionale è il prefetto Franco Gabrielli, responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile; in Lombardia il compito di individuare, allestire o realizzare le strutture ricettive cui destinare i profughi del Nord Africa è stato affidato dallo stesso Gabrielli al dr. Roberto Giarola. Il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi è responsabile della gestione di Centri.

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