Parco Ovest: nessuna traccia
E slittano ancora i tempi

Sono passati più di 2 anni dall'annuncio del via al cantiere e dell'operazione «Parco Ovest» non c'è traccia. Ancora nulla di questo maxiprogramma d'intervento di cui si parla su per giù fin dal 2000.

Sono passati più di due anni dall'annuncio del via al cantiere e dell'operazione «Parco Ovest» non c'è traccia. Ancora nulla di questo maxiprogramma d'intervento di cui in realtà si parla su per giù dal 2000. Il quartiere San Tomaso aspetta da due anni almeno la palestra (la prima opera che doveva partire) e, visti i chiari di luna, c'è poco da stare allegri. Troppe promesse, troppi si parte per un'opera che nel quartiere non c'è ed è davvero attesa. Ma in questi anni non si è visto un operaio nella distesa verde che corre a est della ferrovia, 170.000 metri quadri tra via San Bernardino e l'asse interurbano.

E ora la notizia che il progetto della palestra verrà rivisto perché «troppo oneroso» per le casse dell'operatore privato che ha previsto opere di urbanizzazione per 8,5 milioni di euro. I progettisti del piano (lo studio Ruggi di Torino) oggi saranno in Comune per illustrare le modifiche apportate all'avveniristico edificio che era stato disegnato in legno e grandi vetrate, così da assicurare la luce e la vista su parco e laghetto. «Il costo era inizialmente di 900.000 euro, ma a fronte di alcune migliorie richieste da noi è lievitato a un milione e mezzo – spiega l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta –, troppo onerosa ci è stato detto. Ora è stata quindi modificata la copertura, la vaglieremo con i nostri tecnici. Non vogliamo più perdere tempo».

Anche perché da Palafrizzoni è già partito da tempo un ultimatum: «Se non si farà quanto previsto dall'accordo, siamo pronti ad aprire un contenzioso, a riscuotere le fideiussioni e farle da noi le opere».

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