La Regione: annullare i tagli
per politiche sociali e disabili

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha scritto una lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, con la richiesta di annullare i tagli dei fondi per le politiche sociali e il sostegno ai disabili.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha scritto una lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, con la richiesta di annullare i tagli dei fondi per le politiche sociali e il sostegno ai disabili.

Lo ha annunciato lo stesso Formigoni intervenendo giovedì mattina, insieme all'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli alla manifestazione organizzata sul piazzale della Stazione Centrale di Milano dalla «Lega per i diritti delle persone con disabilità» (Ledha).

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Davanti a centinaia di persone portatrici di handicap e ai loro accompagnatori il presidente Formigoni dopo essersi complimentato per «una presenza civile, compatta, composta», ha voluto assicurare che «Regione Lombardia si impegnerà al massimo perché nessuno sia lasciato da solo».

«Un tema come quello della disabilità - ha aggiunto il presidente - non può essere sottoposto a tagli: sappiamo bene che c'è un momento di difficoltà economica che non interessa soltanto il nostro Paese e ci impone sacrifici ma le istituzioni devono dare la massima attenzione a chi vive in una condizione di disagio».

PIANO 2010-2020
«Vogliamo lavorare con i disabili per i disabili», ha proseguito il presidente Formigoni, ricordando, a dimostrazione di questa impostazione che Regione Lombardia si è data, il diretto coinvolgimento del professor Mario Melazzini, presidente di Aisla - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, malato egli stesso di Sla e direttore scientifico del Centro Nemo, che coordina il Gruppo di Approfondimento Tecnico per l'attuazione del Piano d'Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, finanziato per il 2011 con 400 milioni di euro, esclusa la spesa sanitaria.

Alla manifestazione indetta da Ledha, presente il presidente Franco Bomprezzi, è intervenuto anche l'assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli. «Condividiamo le preoccupazioni per i tagli delle risorse a livello nazionale - ha detto Boscagli - ma il nostro Piano d'Azione c'è, è stato elaborato anche grazie al contributo di idee delle associazioni dei disabili e, insieme a loro, vogliamo continuare a lavorare: le porte dell'assessorato e della Regione Lombardia sono da sempre aperte al dialogo e al confronto con chi intende collaborare con noi a fare in modo che chiunque abbia una disabilità possa continuare a partecipare alla vita comune».

ASSISTENZA DOMICILIARE
Sempre in tema di politiche sociali, proprio nella seduta di mercoledì, la Giunta regionale ha approvato una delibera che riforma il sistema dell'assistenza domiciliare, stanziando su questo capitolo 40 milioni in più, che si aggiungono ai 90 già messi a disposizione delle Asl per il 2011.

Barboni (Pd): la Regione intervenga con variazioni di bilancio
«Il presidio così come l'incontro che è seguito in Commissione Sanità hanno avuto il merito di mettere all'ordine del giorno il tema, con particolare riferimento al Fondo per la non autosufficienza azzerato dal Governo a partire dal 2012 – ha spiegato il consigliere del Pd Mario Barboni –. Come Commissione dobbiamo farci carico della questione affinché il Governo torni indietro sulle scelte appena fatte che si tradurranno altrimenti in immediate ricadute negative sui servizi e quindi sui diritti delle persone. Formigoni faccia per primo seguire alle sue parole di oggi in piazza dei fatti concreti, a partire dalla Conferenza Stato Regioni. Poi la Regione intervenga sulle variazioni di bilancio trovando i soldi che mancano e definendo la ripartizione del Fondo Sociale Regionale».

Il consigliere del Pd chiede anche alla Regione di trovare il modo di finanziare il Fondo Regionale per la non Autosufficienza, la cui istituzione si è rivelata per ora soltanto una scatola vuota. «Abbiamo per questo appena depositato un progetto di legge che chiede proprio l'implementazione e la disciplina del fondo».

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