Expo 2015, l'assessore Pezzotta:
«Strutture ricettive ed eccellenza»

Incontro conclusivo per il ciclo informativo su Expo 2015 a Bergamo. L'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta ha elencato le priorità: «Costruire strutture ricettive e puntare sulle eccellenze, in modo che la città possa esprimere il suo potenziale».

Incontro conclusivo per il ciclo informativo su Expo 2015 a Bergamo. Giovedì sera, l'Urban Center ha ospitato numerosi amministratori, sindaci della provincia e cittadini interessati a capire in cosa consiste e quali possono essere le concrete ricadute di Expo sulle nostre vite, tra cui le opportunità offerte al tessuto sociale e imprenditoriale.

Il ciclo denominato «Expo: La Provincia si confronta con i sindaci», organizzato dall'assessorato alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo della Provincia di Bergamo, è stato articolato in sei incontri diffusi sul territorio con l'intento di far conoscere e diffondere la cultura su questo grande avvenimento internazionale che andrà in scena nei sei mesi da giugno a dicembre del 2015 a Milano.

L'assessore all'Urbanistica ed Expo del Comune di Bergamo Andrea Pezzotta ha elencato le priorità del Comune riguardo Expo: «Costruire strutture ricettive e puntare sulle eccellenze, in modo che la città possa esprimere al meglio il suo potenziale, diventi vetrina e crei lo stimolo necessario per attrarre i visitatori che arriveranno a Milano. Saremo pronti per arrivare preparati a quel momento».

«Crediamo in un turismo che porti economia nel territorio», ha esordito l'assessore all'Attività produttive e Turismo della Provincia di Bergamo Giorgio Bonassoli. Il primo passo verrà realizzato questo giugno con il portale unico del turismo: «Ci vorrà un sacrificio da parte di tutti per rinunciare ai portali oggi esistenti, che confluiranno in uno unico. Inoltre stiamo investendo in nuove tecnologie e sistemi cellulari per navigare e disporre di informazioni su eventi, strutture, ristoranti e luoghi».

La Provincia sta anche portando avanti progetti con Iat e uffici turistici che saranno messi in rete: «Ci sono numerosi eventi di pregio organizzati da realtà che da soli non hanno la forza sufficiente per mettersi in mostra. Il portale potrà essere uno strumento per la promozione di tutte queste realtà - continua Bonassoli -. Occorre anche che le eccellenze della provincia facciano sistema, e imparino a collaborare, non per ultime le eccellenze imprenditoriali. Il nostro impegno si muove anche in questa direzione, puntando sull'innovazione tecnologica, come abbiamo già fatto con il progetto Sebino innova».

«La macchina organizzativa di Expo è già in moto per preparare il più grande evento mondiale che nei prossimi 10 anni verrà ospitato dall'Europa proprio qui da noi, avvenimento che dovrà fare fronte a numeri ingenti», ha sottolineato Fabio Marazzi, componente del Cda di Expo 2015. Expo è un acceleratore di opportunità e una vetrina che si affaccia al mondo.

Nei sei mesi di esposizione sarà più facile stabilire relazioni per le imprese. Si attendono 20 milioni di visitatori di cui 30% stranieri e 130 Paesi partecipanti per un investimento previsto per l'area espositiva di 1,7 miliardi di euro. Sarà un'esposizione innovativa, diversa dalle precedenti «non più imperniata sulla cultura industriale. Il nostro sarà il primo Expo post-industriale. Lavoreremo quindi sulle tecnologie e sui temi del benessere e dell'alimentazione, riflettendo sulle varie declinazioni possibili».

Due le aree: scienza e tecnologia e cultura e società, che si intersecheranno sul tema della cooperazione e dello sviluppo: «Il tema da sviluppare non è facile - spiega Marazzi - abbiamo bisogno dell'intelligenza di tutti per puntare sulle nostre eccellenze. Dobbiamo vendere la qualità di vita italiana, che trova espressione nel gusto e nella qualità del cibo. Alla visita del turista dovremo dunque dare una valenza sensoriale».

Shangai è stato indubbiamente un grande avvenimento, che ha coinvolto circa 63 milioni di visitatori, «ma ha lasciato un'eredita triste. Oggi l'area espositiva è una zona abbandonata dove non ci va più nessuno. Noi vogliamo evitare questo e creare un indotto che vada oltre la scadenza dei sei mesi», aggiunge Marazzi.

A dimostrazione dei primi risultati ottenuti dall'organizzazione Expo, Marazzi ha fornito dati sulle gare di appalto in corso e sulla tempistica dei lavori che inizieranno tra il 2011 e il 2012. Ad oggi sono già 30 i Paesi che hanno già aderito all'invito ufficiale di partecipazione, «risultato molto incoraggiante che conferma la forte capacità di attrazione dell'Esposizione Universale di Milano, che detiene il record assoluto di adesioni nei primi mesi dalla lettera ufficiale d'invito».

Expo non sarà una manifestazione soltanto milanese. La contiguità territoriale, il fatto di avere uno dei più importanti aeroporti italiani e l'importanza della rete infrastrutturale, che verrà completata entro il 2015, pongono il territorio di Bergamo in una posizione di privilegio.

«Provincia di Bergamo si è mossa da subito per creare le condizioni e arrivare preparati alla data del 2015», spiega l'assessore alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo della Provincia di Bergamo Silvia Lanzani. «Abbiamo firmato il protocollo d'intesa con la società Expo per la progettazione congiunta di iniziative e per avviare una collaborazione fattiva, che ha già portato i primi frutti, tra cui il lavoro con l'avvocato Marazzi. Abbiamo costituito un tavolo di coordinamento territoriale, composto dai principali soggetti pubblici e istituzionali, che promuove Expo, raccoglie idee, le vaglia e le promuove presso la società Expo di Milano per la loro realizzazione».

L'assessore Lanzani ha elencato l'importante lavoro di promozione e di iniziative messe in campo dalla Provincia in questa prima fase: dall'attività di comunicazione con guide, siti internet, dépliant, incontri sul territorio, nelle scuole, ai due convegni «I giovani e l'Expo», al convegno Great 2011 - dibattito delle esperienze di trasformazione urbana prodotte dai singoli Paesi -, alla missione Shangai, con la visita nel giorno di chiusura dell'esposizione universale, «in cui la Provincia ha avuto modo di incontrare partner economici e istituzionali importanti».

Non per ultimi, i progetti strategici: valorizzazione dell'ex cementificio di Alzano Lombardo, il Parco agricolo tecnologico della Bassa bergamasca, l'apertura di uffici decentrati a Treviglio che accolgono anche i funzionari dell'ufficio Expo una volta per settimana.

Infine Paolo Nozza, coordinatore del tavolo provinciale per l'Expo, ha spiegato la mission del tavolo che cerca di unire il mondo dell'economia, istituzionale, sociale e culturale: «Expo è un'opportunità che la Provincia offre al territorio. Compito del tavolo, che è supportato dalla segreteria tecnica, e sì quella di vagliare le proposte che arrivano, ma anche di impulsarle per la loro realizzazione».

All'incontro, cui erano presenti il Dirigente del Settore Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale, Expo (Giuseppe Epinati) e Franca Bonanomi, Carlo Lavelli, Anna Lorenzetti, Sara Pace, Stefania Pendezza, è seguito un denso e interessante dibattito al quale hanno partecipato le molte personalità presenti in sala.

Tra questi numerosi amministratori locali, i sindaci di Chiuduno (Stefano Locatelli), Mozzo (Silvio Peroni), Nembro (Eugenio Cavagnis), Ponteranica (Cristiano Aldegani), Seriate (Silvana Santisi Saita), Zanica (Giovanni Aceti), oltre ad alcuni assessori comunali (fra i quali Matteo Fenili del Comune di Verdello, Nerina Morcetta del Comune di Seriate, Osvaldo Finazzi del Comune di Grumello del Monte), oltre ai consiglieri provinciali Filippo Simonetti, Alberto Piccioli Capelli, Alberto Vergalli, Matteo Oriani e al Presidente della Comunità montana Valle Brembana (Alberto Mazzoleni).

Anche il Comune di Bergamo, «padrone di casa» della serata visto che ha messo a disposizione la sala, era ben rappresentato da Alberto Ribolla (capogruppo consiliare), Luisa Pecce (Presidente del Consiglio Comunale della donne), così come l'Università di Bergamo (Attilio Pizzigoni) e la Diocesi (mons. Sana).

In rappresentanza delle realtà private oltre agli esponenti di Confindustria Bergamo, Sergio Valsecchi (Comitato Expo), Luca Pezzini (rappresentante di Confindustria al Tavolo Expo) e Stefano Cofini, erano presenti Rocco Martelli (Sacbo), Carlo Conte (Ente Fiera) e numerosi imprenditori dai quali sono pervenute idee e suggerimenti interessanti. Si segnala in particolare l'idea di «sorridere di più» per offrire un'accoglienza migliore ai turisti che verranno a visitare la provincia.

Vanno ricordate anche le presenze dell'avvocato Vismara (Shoneler viaggi), dell'arch. Paola Frigeni e dell'ing. Donato Romano. In sala erano presenti anche Carlo Vimercati (presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca onlus) e il Presidente emerito del Consiglio Regionale Ettore Adalberto Albertoni, oltre ai rappresentanti di alcune realtà che stanno portando avanti progetti e idee per l'expo, tra cui Riccardo Fogaroli (progetto 100 cascine), Sonia Anania (ideatrice del blog expoholic), Vittorio Emanuele Pisani (Consorzio Taleggio), Roberto Manenti (eMessage).

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