Nuovo ospedale, ancora ritardi
L'apertura entro la fine del 2012

Ancora ritardi per il nuovo ospedale di Bergamo, che dovrebbe entrare in funzione entro il 2012. È quanto emerso durante il sopralluogo della 2ª commissione consiliare permanente del Comune di Bergamo al cantiere di via Martin Luther King.

Ancora ritardi per il nuovo ospedale di Bergamo, che dovrebbe entrare in funzione entro il 2012. È quanto emerso durante il sopralluogo della 2ª commissione consiliare permanente del Comune di Bergamo. L'incontro si è tenuto nella sala riunioni del cantiere di via Martin Luther King.

Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, Carlo Nicora, ha spiegato che «l'anno scorso c'era un anno di ritardo, e potremmo arrivare a due». Quello che è certo è che a fine maggio termineranno i lavori degli appaltatori, con rilascio del relativo certificato, e a giugno cominceranno quelli per la realizzazione della trincea che dovrà tenere lontane le infiltrazioni d'acqua.

Un lavoro questo essenziale per il collaudo e il cui costo è ancora tutto da scoprire. Il collaudo dovrebbe essere completato in sei mesi, e il certificato non potrà quindi arrivare prima della fine di novembre di quest'anno.

Nel frattempo - ha spiegato Nicora - dopo la fine di maggio si dovrà intervenire con una serie di 158 altri lavori, 21 dei quali propedeutici al collaudo: si tratta, per fare qualche esempio, della linea informatica, delle lampade delle sale operatorie, per un totale di 2.000 scadenze da rispettare. Scadenze sulle quali pende sempre la spada di Damocle del possibile ricorso di qualche appaltatore escluso dalle gare.

Secondo Nicora tutto dovrebbe essere finito fra un anno, nel maggio 2012. Poi bisognerà pensare al trasloco, un'operazione comprensibilmente complicata.

Nel frattempo i costi per la realizzazione dell'ospedale sono passati dai 340 milioni preventivati a 407. Peserà non poco la questione della vendita dell'attuale struttura di largo Barozzi: il vecchio ospedale era stato valutato fra gli 85 e i 105 milioni di euro. Ma la prima asta era andata deserta.

Ora se ne dovrà fare un'altra, ovviamente con un prezzo più basso: si dovrebbe aggirare attorno ai 75 milioni. Anche se tutta questa somma entrasse effettivamente in cassa, all'ospedale non resterebbe nulla, perché quei 75 milioni sono esattamente la somma che è stata anticipata dalla Regione.

Intanto però altri costi lievitano: per evitare brutte sorprese la piastra del nuovo ospedale, ormai ultimata, è stata messa sotto sorveglianza 24 ore su 24 con vigilantes privati. Un ulteriore aggravio per le casse sempre più a secco.

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