Trapianto di cuore ai Riuniti:
Vera, la piccola russa, sta bene

Vera, la bambina russa di due anni ricoverata dall'inizio di febbraio agli Ospedali Riuniti di Bergamo e tenuta in vita da un sistema esterno di assistenza ventricolare, ha ricevuto un cuore nuovo giovedì 19 maggio. Le sue condizioni sono stabili.

Vera, la bambina russa di due anni ricoverata dall'inizio di febbraio agli Ospedali Riuniti di Bergamo e tenuta in vita da un sistema esterno di assistenza ventricolare, ha ricevuto un cuore nuovo giovedì 19 maggio. Le sue condizioni sono stabili e i medici sono ottimisti sul decorso.

Dopo cento giorni di attesa, Vera è stata trapiantata di cuore ieri agli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'intervento, eseguito dal cardiochirurgo Amedeo Terzi e assistito dall'équipe di cardiochirurgia dei Riuniti diretta da Paolo Ferrazzi, è iniziato alle 8.45 ed è terminato alle 17.30.

La notizia che poteva esserci un donatore compatibile è arrivata ai Riuniti all'alba di giovedì 19 maggio e alle 4 del mattino un automezzo AREU con a bordo i cardiochirurghi dei Riuniti Pentiricci e Innocente è partito alla volta dell'Ospedale pediatrico di Firenze, dove un bambino di due anni era morto in seguito a un incidente domestico. Il cuore è stato prelevato alle 11 ed è arrivato a Bergamo alle 13 con un viaggio in elicottero coordinato dall'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) di Regione Lombardia.

La bambina è entrata in sala operatoria alle 8.45. La prima parte dell'intervento, la più delicata e difficile, è servita per rimuovere il sistema di assistenza ventricolare con cui Vera conviveva da quasi cinque mesi. Il cuore artificiale esterno era stato impiantato in Russia alla fine dello scorso anno, dove il prelievo di organi da donatori minorenni non è consentito, e quindi rappresentava l'unica alternativa per tenere in vita la bambina, affetta da miocardiopatia restrittiva.

Il caso si presentava complesso da un punto di vista tecnico, chirurgico, anestesiologico e trapiantologico. È stato espiantato il cuore supportato dal sistema artificiale ed è stato sostituito con il nuovo organo. Questo ha cominciato subito a funzionare correttamente e la bambina è stata trasferita in terapia intensiva. Il decorso postoperatorio è stato regolare, e, se tutto procederà per il meglio, fra qualche giorno verrà trasferita nel reparto di degenza di cardiochirurgia.

Vera è arrivata a Bergamo in gravi condizioni lo scorso 3 febbraio, con un volo speciale dalla Siberia. La piccola è stata costantemente assistita e monitorata da una équipe medica russa durante il viaggio e accolta nello scalo bergamasco dagli specialisti degli Ospedali Riuniti, alla presenza delle autorità consolari russe. Pochi giorni dopo la piccola è stata inserita in lista per il trapianto di cuore. La bambina ha trascorso questo periodo di attesa con la mamma nel reparto di cardiochirurgia, la sua stanza in pochi giorni si è colorata di disegni e giocattoli. Grazie a un collegamento web nella camera della piccola, la mamma di Vera ha potuto tenersi in contatto tramite internet con il marito e gli altri due figli restati in Siberia.

Grande soddisfazione per il direttore generale dell'ospedale di Bergamo Carlo Nicotra: «Grazie ai risultati raggiunti in questi anni e all'ottima reputazione di cui gode il nostro centro in tutto il mondo, gli Ospedali Riuniti rappresentano una concreta possibilità di salvezza per molti pazienti che non riescono a trovare risposte adeguate ai loro bisogni di cura nei paesi d'origine».

Commenta il direttore del dipartimento cardiovascolare degli Ospedali Riuniti, Paolo Ferrazzi: «Selezioniamo molto attentamente i pazienti da inserire in lista d'attesa per un trapianto e se possibile cerchiamo sempre una soluzione alternativa, perché i donatori sono pochi rispetto alle richieste, con conseguenti tempi d'attesa molto lunghi che spesso risultano fatali. Per Vera però il trapianto rappresentava l'unica cura valida per la sua patologia e ora la bambina potrà condurre una vita normale».

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