La Provincia esce da Agripromo
Pirovano: «Aiuterò i dipendenti»

La Provincia esce definitivamente da Agripromo, l'azienda che si occupava della promozione, vendita e valorizzazione dei prodotti agricoli locali. Troppi debiti, nonostante le ricapitalizzazioni. Ma Pirovano promette: aiuterò i dipendenti a trovare lavoro.

La Provincia esce definitivamente da Agripromo, l'azienda che si occupava della promozione, vendita e valorizzazione dei prodotti agricoli locali. Troppi debiti, nonostante le ricapitalizzazioni. Ma Pirovano promette: aiuterò i dipendenti a trovare lavoro.

L'addio dell'ente di via Tasso ad Agripromo è stato sancito durante la seduta del consiglio provinciale che, venerdì pomeriggio, ha votato la dismissione delle quote. E sarà lo stesso Pirovano a comunicare ufficialmente la decisione durante il consiglio straordinario di Agripromo la prossima settimana.

Ma il presidente, durante la discussione in aula, ha anche più volte ribadito la sua intenzione di voler aiutare, a titolo personale, i tre dipendenti di Agripromo - attualmente in cassa integrazione, due a tempo pieno e uno a part-time - a trovare al più presto un altro lavoro.

La seduta si era invece aperta fra le polemiche. Pirovano aveva chiesto di anticipare la discussione di una interpellanza delle opposizioni sul turismo, in cui si chiedevano chiarimenti sugli investimenti in tal senso. Poi però era stata aggiunta un'ulteriore interpellanza della Lega, che nell'ordine del giorno non era iscritta.

Il testo chiedeva conto della manifestazione del maggio 2009, in piena campagna elettorale, per i bergamaschi nel mondo: in quell'occasione furono acquistati orologi e collane da donare a chi era arrivato a Bergamo per partecipare all'incontro.

La spesa avrebbe dovuto essere sostenuta dalla Provincia o da Turismo Bergamo, invece - carte alla mano - Pirovano ha spiegato che quella spesa fu coperta da uno sponsor occulto, la Rea di Dalmine.

A quel punto le opposizioni sono uscite dall'aula in segno di protesta. Ma la discussione è proseguita e sono stati ripercorsi tutti i passaggi, dall'acquisto dei gadget da parte della Rea all'inserimento del logo della Provincia sugli orologi e sulle scatole delle collane, poi regalate ai bergamaschi nel mondo.

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