«Una rotonda in casa nostra? No»
E a Calolzio scatta la protesta

Protesta a Calolziocorte da parte di una decina di residenti del caseggiato di via IV Novembre, a lato dell'ex statale 639, che si oppongono alla presa di possesso dei terreni da parte del Comune per i lavori legati alla realizzazione della rotonda di via Mazzini.

Protesta a Calolziocorte da parte di una decina di residenti del caseggiato di via IV Novembre, a lato dell'ex statale 639, che si oppongono alla presa di possesso dei terreni da parte degli incaricati del Comune per i lavori legati alla realizzazione della rotonda di via Mazzini.

Sono andati a vuoto i tentativi di raggiungere un accordo bonario tra cittadini e Amministrazione, che venerdì scorso ha così deciso di procedere con l'esproprio. I residenti della palazzina, realizzata dal Comune negli Anni '60 per i propri dipendenti, non condividono la realizzazione della rotonda e hanno protestato con cartelli polemici, annunciando un ricorso al Tar contro il provvedimento.

Viene contestato in particolare l'inquinamento che provocheranno i mezzi che, con la costruzione della rotatoria, transiteranno a pochi metri dalle abitazioni.

Per quanto riguarda l'altro rondò, tra corso Europa e via Padri Serviti, è stato invece raggiunto un accordo. Queste due rotonde, insieme alla cosiddetta tangenzialina, costeranno complessivamente un milione cinquecentomila euro: una volta realizzate avranno lo scopo di deviare il traffico pesante dal centro cittadino verso la zona del lungofiume. L'avvio dei lavori, se non sorgeranno ulteriori intoppi, dovrebbe avvenire entro la fine di quest'anno.

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