L'ultimo saluto del papà di Laura
«Ora la vorrei abbracciare»

Ha raccontato la vita della figlia, esprimendo anche il dolore che lui e tutta la famiglia stanno provando. È il papà di Laura Bolazzi ad aver condotto la cerimonia funebre della giovane 18enne, morta in un incidente sulla Rivierasca giovedì 19 maggio.

Ha raccontato la vita della figlia, esprimendo anche il dolore che lui e tutta la famiglia stanno provando. È il papà di Laura Bolazzi, Giambattista Bolazzi, ad aver condotto, lunedì pomeriggio 23 maggio, la cerimonia funebre della giovane 18enne, morta in un incidente sulla Rivierasca giovedì 19 maggio. La cerimonia, non a carattere religioso come aveva chiesto la ragazza, si è svolta all'ingresso del cimitero di Carvico dove è arrivata la salma dalla camera mortuaria del Policlinico di Ponte San Pietro. «Laura è tra noi non piangete lei non vi vuole addolorati e tristi. Laura aveva la capacità di convincere quando lei voleva qualcosa riusciva ad ottenerlo - ha detto il papà - e per quanto riguarda la morte abbiamo voluto rispettare i suoi desideri. Oggi non siamo a un funerale ma a un incontro tra adulti e giovani che hanno avuto la fortuna di conoscere nostra figlia. Desidero proprio che questo momento sia una opportunità per ricordare Laura e desideriamo ascoltare le vostre testimonianze, parlare della vostra esperienza vissuta, voi che l'avete conosciuta meglio di me».

La ragazza, in sella alla sua moto Vespa 125, giovedì scorso stava percorrendo la provinciale quando durante un sorpasso ha sbandato ed è finita sotto la ruota del rimorchio di un autoarticolato. La giovane è morta sul colpo. Decine di giovani, compagni di scuola e amici compaesani, hanno partecipato al rito. Presenti anche gli insegnanti, il preside del liceo linguistico Leonardo Da Vinci. Tantissimi i mazzi di fiori. «Non immaginavo che Laura avesse così tanti amici, non mi ero accorto che fosse così amata, stimata, adorata» ha continuato il papà che poi si è rivolto ai padri presenti alla cerimonia: «Vorrei riabbracciare Laura, non lo facevo mai: invito tutti i papà ad abbracciare i propri figli, anche quando sono grandi: è un gesto di grande amore».
Stretti attorno al dolore dei familiari - il papà, la mamma Lydie Torres, la sorella Florance di 23 anni - molti abitanti di Carvico. Una cerimonia semplice, accompagnata da una preghiera del viceparroco don Giuseppe Del Prato e dal ricordo di alcuni compagni. Tanti amici hanno infatto voluto leggere dei messaggi che ricordassero la ragazza e un'amica della sorella Florance ha cantato anche una canzone in suo ricordo: «Le cose che vivi» di Laura Pausini. Il corpo di Laura sarà cremato, come deciso dalla famiglia.

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