Sottraggono merce a senegalese
Condannati tre poliziotti

Tre poliziotti della questura sono stati condannati in rito abbreviato per il sequestro di merce a un venditore senegalese. Per il pm Giancarlo Mancusi, durante il controllo da parte di due agenti, sarebbero spariti due giubbotti Moncler, la scheda di un cellulare e 255 euro. Poi, con la complicità di due colleghi, sarebbe stato steso un verbale in cui si cercava di «edulcorare» la vicenda, aggiungendo che lo straniero aveva opposto resistenza.

Per questo motivo quattro anni e due mesi sono stati inflitti al sovrintendente P. M., 48 anni. L'assistente D. G., 35 anni, ha rimediato 3 anni e mezzo. I due sono stati ritenuti responsabili di peculato, falso in atto pubblico, violenza privata e calunnia. Un anno con pena sospesa per falso in atto pubblico e favoreggiamento al sovrintendente S. P., 42 anni, uno dei due autori del verbale compiacente. Con le stesse accuse è finito a processo (non ha scelto riti alternativi) l'agente L. B., 30 anni. Condannato a un anno e 8 mesi A. L., 44 anni, titolare di un centro anti-fumo, colpevole del concorso nel peculato dei Moncler, ma assolto per quello di telefonino e soldi.

La vicenda, che nel gennaio 2010 aveva portato alle ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere), risale al dicembre 2009. Per il pm, P. M. e D. G. si sarebbero messi d'accordo per sottrarre la merce, con l'imprenditore che aveva dato appuntamento all'immigrato e gli agenti intervenuti poi in via Broseta per il controllo. Al termine del quale - per il pm - sarebbero sparite le giacche a vento, trovate poi a casa di Lamberto. La presunta vittima, nonostante fosse un clandestino, non aveva esitato a presentarsi in questura a denunciare il furto della merce.

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