Yara, una corona di fiori
anche dai detenuti di Rebibbia

Anche i detenuti della sezione penale di Rebibbia, il carcere più grande di Roma e uno dei più noti in Italia, hanno voluto essere vicini ai familiari di Yara Gambirasio inviando una corona di gigli bianchi, rose bianche con sfumature di color rosa e velo da sposa.

Anche i detenuti della sezione penale di Rebibbia, il carcere più grande di Roma e uno dei più noti in Italia, hanno voluto essere vicini ai familiari di Yara Gambirasio inviando una corona di gigli bianchi, rose bianche con sfumature di color rosa e velo da sposa.

A Yara stanno continuando ad arrivare tantissimi fiori che vengono disposti all'ingresso della chiesetta della casa di riposo «Serena» dove è stata allestita la camera ardente in attesa dei funerali di sabato 28 (ore 11) che saranno celebrati, nella palestra di Brembate Sopra, dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, e dal parroco di Brembate Sopra, don Corinno Scotti. L'accesso al palazzetto, che ha posti limitati, sarà consentito solo alle persone a cui è stato fornito un badge. All'esterno sarà però presente un maxischermo.

Venerdì, intanto, ancora in tanti hanno voluto dare il loro abbraccio a Yara (giovedì si è stimata un'affluenza di tre mila persone). È la giornata della preghiera, dei rosari, ci si prepara ai funerali di sabato. Non ci sono state code, ma è stato un continuo, commosso via vai di gente che si è interrotto un poco soltanto in pausa pranzo, anche perché su Brembate Sopra è diluviato.

Non si sono viste al mattino autorità e nemmeno persone in giacca e cravatta. C'erano mamme con i bambini nel passeggino, anziani, gente assolutamente normale che ha partecipato silenziosa al dolore della famiglia di Yara e di un paese intero. E dopo la scuola ecco anche i giovani. Alle 13,30, davanti al palazzetto, un tir ha scaricato il materiale per assemblare il maxischermo.

Poco dopo le 15 a Brembate Sopra sono arrivati l'assessore regionale Marcello Raimondi, l'assessore comunale Leonio Calloni e il sindaco di Ponte Nossa Angelo Capelli. Le parole di Raimondi: «Sono venuto a portare il mio cordoglio personale, quello del presidente Formigoni e quello del Consiglio regionale ai familiari di Yara e alla comunità di Brembate Sopra. La fede che ha sostenuto i genitori ci insegna che Yara è nelle braccia del Padre, ma non ci sarà pace fin quando non sarà fatta gustizia. Ed è compito della istituzioni fare giustizia».

È nata nel frattempo una polemica perché i volontari della Protezione civile stanno prestando la loro opera in borghese. Il particolare, che ha suscitato una certa sorpresa, dipenderebbe dal fatto che a livello politico si è preferito non farli partecipare ai funerali con l'uniforme.

«Vogliono farci venire ma senza la divisa per evitare qualche contestazione - dice uno di loro -. Ma forse i carabinieri e i poliziotti verrano in borghese?». «Io ho dato l'anima nelle ricerche - aggiunge un altro -. Di cosa mi dovrei vergognare se uno stupido mi fischia? E poi potrebbe fischiare anche le forze dell'ordine, e allora?».

In attesa che la partecipazione dei volontari venga definita, anche alcuni sindaci, invitati a partecipare senza fascia tricolore e gonfalone, hanno espresso qualche perplessità sull'organizzazione, che però preferirebbe mantenere il profilo più privato possibile nonostante la funzione sia pubblica.

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