Scatenò due sicari contro il socio
Imprenditore condannato: 6 anni

Avrebbe pagato due sicari, servendosi di un intermediario, per uccidere un imprenditore che, all'epoca dei fatti, a Sant'Omobono, era suo socio: ora per lui è arrivata con rito abbreviato la condanna per tentato omicidio a sei anni di reclusione.

Avrebbe pagato due sicari, servendosi di un intermediario, per uccidere un imprenditore che, all'epoca dei fatti, a luglio 2008 a Sant'Omobono, era suo socio: ora per lui è arrivata con rito abbreviato la condanna per tentato omicidio a sei anni di reclusione.

Si tratta di Gianpaolo Consolandi, 37 anni. Con lui, il giudice dell'udienza preliminare Vittorio Masia, ha condannato anche uno dei presunti esecutori materiali, Rubens Bigi, 51 anni di Reggio Emilia, e il presunto intermediario Rudi Fornai, originario di Genova ma residente ad Alessandria, 47 anni: rispettivamente sono stati condannati a otto anni di reclusione il primo e quattro anni il secondo.

Si trova invece a processo a dibattimento il secondo sicario assoldato secondo gli inquirenti da Consolandi, la cui posizione era stata stralciata dal fascicolo: si tratta di Antonino Lena, 62 anni di Genova.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Letizia Ruggeri, all'origine del tentativo di omicidio ci potrebbe essere stato un debito di circa 50 mila euro, che Gianpaolo Consolandi avrebbe avuto nei confronti dell'ex socio cinquantunenne Ernesto Galli (scampato all'agguato e poi trasferitosi fuori provincia), e che non avrebbe voluto saldare.

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