Polizia locale in stato di agitazione
È braccio di ferro con il Comune

Venerdì 27 gli agenti della polizia locale di Bergamo hanno proclamato lo stato di agitazione contro il piano di riorganizzazione del comandante Paolo Cianciotta. Sabato 28 maggio la risposta dell'assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi: «Noi non torniamo indietro».

«Se la volontà è quella di andare allo scontro - cosa che non desideriamo - ne prendiamo atto, ma ribadiamo con forza che non si torna indietro. Pensare che nel 2011 la polizia locale possa rimanere quella degli ultimi 30 anni è anacronistico».

Tra polizia locale e Comune è dunque braccio di ferro. Il piano riorganizzativo messo a punto dal comandante, su input dell'amministrazione, prevede spostamenti per un buon trenta per cento dell'organico, con l'istituzione dei turni in orario serale anche nei nuclei territoriali (le vecchie circoscrizioni) e un potenziamento dei vigili di prossimità.

In una prima riunione la Rsu aveva votato contro l'agitazione, non senza tensioni interne: favorevoli Cgil e Csa, contrarie Cisl e Uil. I lavoratori hanno però indetto un'assemblea di reparto, tenutasi giovedì, in cui hanno ribaltato il verdetto.

«La riorganizzazione è stata concepita nel pieno rispetto del lavoro e dell'attività di tutto il comparto - ha sottolineato l'assessore comunale Marcello Moro - in termini di risorse economiche, situazioni organizzative e crescita professionale del corpo. Arroccarsi su vecchie posizioni è sbagliato».

Cianciotta, comandante della polizia locale: «Non vorrei che passi l'immagine di una polizia lazzarona. È vero che il riordino ha fatto saltare alcune posizioni incancrenite di privilegio, ma si tratta solo di turni più aderenti alle esigenze operative di una polizia locale moderna».

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