Bambini e nonni insieme per il futuro
Premiato il concorso «Nonni, che storie»

Il mondo della scuola a contatto con la Terza età che ricopre sempre più un ruolo importante nella vita del bambino. Si è svolta alla Casa di Ricovero di via Gleno la premiazione del concorso «Nonni, che storie/ Memorie per il futuro».

Si è svolta martedì 31 maggio all'auditorium della Casa di Ricovero Santa Maria Ausiliatrice di via Gleno la cerimonia di premiazione del concorso per le scuole «Nonni, che storie/ Memorie per il futuro». Oltre 300 gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione conclusiva del concorso rivolto alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di Primo grado di Bergamo e della Lombardia.

L'iniziativa, lanciata dalla Fondazione Santa Maria Ausiliatrice per celebrare il Bicentenario della sua nascita, ha raggiunto l'obiettivo auspicato dagli organizzatori: portare il mondo della scuola a contatto e in dialogo con gli anziani, invitando i più giovani ad intrecciare relazioni con le generazioni che li hanno preceduti.

Sul piano didattico gli alunni delle scuole partecipanti sono stati chiamati a partecipare ad una gara di abilità con l'obiettivo di stringere legami e condividere esperienze di vita con i propri nonni o con le persone anziane in genere. In questo modo gli studenti hanno preso coscienza dell'importanza, del valore e del ruolo ricoperti dagli anziani nella società odierna. La risposta delle scuole lombarde, e in particolare quelle di Bergamo e provincia, non s'è fatta attendere: sono stati oltre 400 gli elaborati ricevuti tra cui racconti, album fotografici, opuscoli, dvd, interviste, ricerche, disegni, cartelloni e reportage che hanno narrato le storie e le avventure dei nonni. Dai vari elaborati sono così emersi usi e costumi della società di un tempo, piccoli e grandi fatti di vita quotidiana, tra cui vicende spesso dolorose e drammatiche segnate da guerra, emigrazione e difficoltà quotidiane.

«Vedere così tanti bambini e ragazzi presenti alle premiazioni è meraviglioso. È importante che i giovani si rendano conto che il rapporto con la famiglia va vissuto con amore e l'affetto verso i propri cari continua nel tempo - ha detto il vicepresidente della Fondazione Francesco Currò -. Mi auguro che questa iniziativa si ripeta e il bacino d'utenza delle scuole partecipanti possa ulteriormente allargarsi». Soddisfatto anche il direttore generale Fabrizio Lazzarini: «Ringraziamo tutte le scuole che hanno partecipato, dedicando tempo e risorse per realizzare questi bellissimi lavori - ha detto -. La presenza dei bambini quest'oggi contribuisce a portare gioia ed allegria agli ospiti della struttura, che ricorderanno con piacere questo momento».

Nonostante il concorso fosse rivolto principalmente alle scuole di Bergamo e della Lombardia, sono giunti anche lavori da fuori regione e, in particolare, dalle provincie di Siena, Ancona, Perugia, Bari Lecce e Catania. I lavori delle scuole finaliste sono stati esposti in occasione dello speciale Open week-end tenutosi lo scorso 28 e 29 maggio presso la sede della Fondazione di via Gleno.

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