Kuehne Nagel, dopo le proteste
trovato l'accordo tra le parti

Un braccio di ferro che si è concluso con l'accordo tra le parti. Dopo le proteste a Brignano davanti alla «Kuehne Nagel srl spedizioni internazionali», sono stati riconosciute le richieste fatte dai lavoratori.

Un braccio di ferro che si è concluso con l'accordo tra le parti. Dopo le proteste e le tensioni a Brignano davanti alla sede della «Kuehne Nagel srl spedizioni internazionali», nel pomeriggio di mercoledì 1° giugno sono stati riconosciuti ai lavoratori l'iscrizione al sindacato Slai Cobas, gli arretrati, il contratto nazionale dei lavoratori settore logistica e il livello di appartenenza operativa.

Una vittoria importante che è arrivata dopo nuovi scontri e nuove tensioni che si sono verificate nella mattinata tra una cinquantina di lavoratori, in protesta per impedire il passaggio dei camion verso l'azienda, e i componenti delle forze dell'ordine in servizio. Ad avere la peggio, con lievi contusioni, sono stati sette operai egiziani, di età compresa tra i 23 e 36 anni, dipendenti delle due cooperative che hanno l'appalto della manod'opera all'interno della ditta.

La giornata di protesta, la seconda dopo quella di lunedì, ha avuto inizio alle 6 quando circa cinquanta dei 180 operai delle due cooperative si sono piazzati davanti all'azienda, consentendo a singhiozzo l'entrata e uscita dei camion per il carico e lo scarico delle merci. Un'operazione controllata da una cinquantina tra poliziotti e carabinieri. All'origine della protesta il mancato riconoscimento, da parte delle Cooperative Sirio e Proteo facenti parte del Consorzio Bergamasco Servizi, della rappresentanza sindacale Slai Cobas. Non solo questa la motivazione della protesta: i lavoratori già da lunedì alzavano la voce perché venissero affrontati al più presto i vari punti della piattaforma rivendicativa e in particolar modo l'adeguamento salariale.

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