Festa del 2 Giugno, folla a Lurano
Il prefetto: pensiamo ai giovani

La scelta di Prefettura di Bergamo di festeggiare il 2 Giugno nella provincia bergamasca sta riscuotendo successo. Sono infatti moltissime le persone che hanno raggiunto Lurano nella giornata di giovedì per celebrare questa festa nazionale.

La scelta di Prefettura di Bergamo di festeggiare il 2 Giugno nella provincia bergamasca sta riscuotendo successo. Sono infatti moltissime le persone che hanno raggiunto Lurano nella giornata di giovedì per celebrare questa festa nazionale. Tra le autorità istituzionali e le cariche militari, molta gente comune e tantissime famiglie.

«Porteremo avanti questa scelta di privilegiare il territorio provinciale per festeggiare il 2 giugno - ha detto il prefetto Camillo Andreana - e la data di quest'anno è ancora più importante dato che si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia, uno Stato comunque molto giovane, così come giovane è la nostra Repubblica».

Il prefetto ha voluto anche ricordare le vicende storiche che hanno coinvolto l'Italia negli anni: «Una Nazione che ha fatto grandi imprese e che ora non deve fermarsi a guardare il passato - ha continuato Andreana -, ma deve pensare al futuro, aiutando e sostenendo le giovani generazioni».

Le manifestazioni che si sono svolte a Lurano hanno toccato piazza della Concordia dove le autorità hanno aprlato, Poi un corteo, accompagnato dalla fanfara Alpini Orobica, ha raggiunto largo Unità d'Italia, dove il Comune ha posizionato quattro massi ciclopici. Due riportano le date 1861 2011. Gli altri due riportano due lapidi entrambe svelate dopo la benedizione del parroco don Gianni Gualini: sulla prima è riportata l'intitolazione largo Unità d'Italia. La seconda, scoperta dal sindaco di Lurano, Dimitri Bugini, e di Caravaggio, Giuseppe Prevedini, è invece intitolata al garibaldino di Lurano Giovanni Defendi nato a Lurano nel 1834 e morto a Caravaggio nel 1910.

Il primo cittadino di Lurano ha ricordato la lunga strada percorsa dall'Italia per arrivare ad essere una Repubblica, mentre il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, ha sottolineato: «Per essere realmente uniti dobbiamo sentirci uguali. Tutti devono raggiungere la normalità che significa svolgere nel migliore dei modi l'attività di tutti i giorni. Così una Nazione diventa grande».

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