Al festival di Torino «Uranium Project»
documentario sull'uranio in Val Seriana

La storia delle miniere di uranio della Valle Seriana raccontata dal documentario «Uranium Project» arriva al festival «Cinemambiente» di Torino. Il documentario sarà proiettato giovedì 2 giugno alle 21.30.

La storia delle miniere di uranio della valle Seriana, raccontata dal documentario «Uranium Project», arriva al festival «Cinemambiente» di Torino. Il documentario sarà proiettato giovedì 2 giugno alle 21.30.

In Valle Seriana c'è il più grande giacimento italiano di uranio (uno degli unici rimasti in Europa). La riserva del metallo radioattivo si estende dal versante orobico alla vicina val Vedello, in provincia di Sondrio: circa quattro milioni di tonnellate di roccia nascosti sotto prati e boschi che contengono abbastanza uranio per fare funzionare quattro centrali nucleari per 10 anni.

Negli anni Sessanta l'Agip nucleare iniziò le attività di esplorazione per estrarre l'uranio ma dovette abbandonare il progetto a causa dell'opposizione degli abitanti della zona. Secondo attivisti ed esperti, l'estrazione del minerale avrebbe avuto pesanti conseguenze, dal punto di vista sanitario e ambientale, sull'intera area.

Il movimento contro l'estrazione dell'uranio riprese le sue attività anche nel 2006, quando la Metex Resources, una società mineraria australiana, fece domanda alla Regione Lombardia per ottenere la concessione di estrazione del metallo radioattivo sul versante bergamasco. La Regione, sollecitata da una forte protesta popolare, bocciò la richiesta nell'ottobre dello stesso anno.

«Uranium Project», già presentato al Bergamo film meeting, è stato realizzato da Alan Gard e Stefania Prandi, in collaborazione con la casa di produzione Lab 80 film. Montaggio: Luca Zanoli; musiche: Alex Harris; riprese: Davide Berati, Alan Gard, Michele Naldi, Stefania Prandi.

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