Poste a orario ridotto e chiusure
Scatta la protesta in provincia

I sindaci di Gromo, Gandellino, Piario e Valgoglio sono sul piede di guerra nei confronti di Poste. Due i motivi della protesta: le chiusure degli uffici postali senza preavviso e la decisione di aprire solo tre giorni la settimana gli uffici di Gromo e Gandellino.

I sindaci di Gromo, Gandellino, Piario e Valgoglio sono sul piede di guerra nei confronti di Poste Italiane. Due i motivi della protesta: il fatto che frequentemente negli ultimi tempi gli uffici postali rimangono chiusi senza un tempestivo preavviso e la recente decisione di aprire solo tre giorni la settimana gli uffici postali di Gromo e Gandellino.

La comunicazione su questo secondo provvedimento è giunta nei giorni scorsi al sindaco di Gromo, Ornella Pasini. «La informiamo – si legge nella lettera inviata al sindaco dal direttore di filiale, Maria Letizia Fumagalli – che l'ufficio postale di Gromo adotterà il nuovo orario di apertura al pubblico articolato su tre giorni lavorativi: il martedì e il giovedì dalle 8,30 alle 14; e il sabato dalle 8,30 alle 12,30. Da un'attenta analisi dei volumi di traffico dell'ufficio, infatti, è emerso che tale orario risulta essere idoneo a soddisfare le richiesta della clientela e ad assicurare la regolare erogazione del servizio, nel rispetto dei previsti standard». Stessa lettera è stata inviata anche a Tobia Sighillini, sindaco di Gandellino, dove l'ufficio postale resterà aperto nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì.

I sindaci non ci stanno e si sono attivati per chiedere che i giorni di apertura coprano, come è sempre stato, l'intera settimana. In una lettera a Poste Italiane il sindaco di Gromo chiede «il tempestivo ripristino dell'orario di apertura dell'ufficio postale di Gromo, possibilmente in tutti i giorni della settimana oppure, in alternativa, nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì per la maggior affluenza del pubblico sempre riscontrata».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 4 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA