La Provincia vuol vederci chiaro
Per Abm azione di responsabilità

Dopo Vocem, è la volta di Abm. L'amministrazione provinciale intende avviare un'azione di responsabilità davanti alla camera arbitrale di Bergamo nei confronti dei Cda che gestirono la multiutility della Provincia tra il 2004 e il 2007.

Dopo Vocem, è la volta di Abm. L'amministrazione provinciale intende avviare un'azione di responsabilità davanti alla camera arbitrale di Bergamo nei confronti dei Cda che gestirono la multiutility della Provincia tra il 2004 e il 2007. Come già fatto nei confronti della controllata (Vocem appunto) che avrebbe dovuto realizzare un impianto a biomasse nel Beneventano.

«Ci sono possibili elementi di incolpazione degli amministratori che in quel periodo gestirono Abm, società che calò le sue decisioni su Vocem», ha spiegato l'avvocato dell'ente Giorgio Vavassori in commissione, anticipando alcuni degli elementi dell'azione di responsabilità che il Consiglio provinciale dovrà o meno deliberare e annunciando che probabilmente «ce ne saranno anche altre».

L'avvocato Vavassori ha ricostruito l'intricato incastro che portò Abm ad acquistare nel settembre 2004 il 90% delle quote di Vocem («Pagate 1,2 milioni, senza perizie, per una società che valeva poco più di 10 mila euro») e da lì in poi a fare «operazioni quantomeno discutibili» («Come l'acquisto di terreni che ora valgono meno della metà oppure aumenti di capitale per ripianare delle perdite, senza che vi fossero mai degli utili»), sottolineando più volte come «il Consiglio provinciale non venne mai interpellato per avvallare le decisioni della società, pur essendo la Provincia socio unico di una società in house, chiamata quindi a esercitare un controllo analogo».

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