«La Regione investe sui treni»
In calo il dato dei ritardi medi

«Noi puntiamo sul trasporto pubblico locale, anche in un momento di risorse scarse». Che verranno reperite aumentando del 10% i biglietti dal 1° agosto: «Ma nonostante il taglio delle risorse non ci sono ripercussioni sul servizio». Lo dice l'assessore Cattaneo.

«Noi puntiamo sul trasporto pubblico locale, anche in un momento difficile e di risorse scarse». Che verranno reperite aumentando del 10 per cento i biglietti dal 1° agosto: «Ma nonostante il taglio delle risorse non ci sono ripercussioni sul servizio: anzi, con il nuovo orario estivo dal 12 giugno ci saranno 70 corse in più, il prolungamento di altre 64 e la velocizzazione di 33», spiega Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità.

Nota bene, nessuna modifica interessa la Bergamasca: il raggio d'azione riguarda soprattutto l'area milanese con l'introduzione di una nuova linea suburbana S9, più qualcosa sul Bresciano ed altri interventi a macchia di leopardo. «In meno di due anni abbiamo attivato 443 nuove corse in Lombardia: il nostro è un impegno concreto per aumentare le opportunità per i nostri viaggiatori». Con accordi «mai calati dall'alto, ma frutto del confronto con il territorio. Diciamo che noi facciamo i pizzaioli: serviamo la pizza che loro vogliono».

Magari a un prezzo che di aumento in aumento si sta rivelando sempre più salato: «La seconda tranche di aumenti è dolorosa ma necessaria: non aumentiamo per sadismo, ma perché vogliamo continuare ad investire sul trasporto pubblico».

Aumenti che sarebbero dovuti scattare al raggiungimento di determinati standard: «E gli obiettivi fissati da una Commissione specifica sono stati tutti centrati», assicura Cattaneo. Nel dettaglio: le soppressioni totali e parziali medie, escluse quelle per cause non imputabili a Trenord, nel primo quadrimestre 2010 erano lo 0,96, il target da centrare lo 0,85, quello conseguito nei primi quattro mesi del 2011 è stato dello 0,8. Se includiamo tutte le soppressioni si partiva dal 2,13 con l'obiettivo di arrivare all'1,65 e invece si è scesi allo 0,98.

Capitolo treni con ritardo superiore ai 10 minuti («Ma la puntualità la calcoliamo sui 5» assicura Cattaneo): escludendo i ritardi non imputabili a Trenord si partiva da un dato del 3,22 per cento nel primo quadrimestre 2010, si doveva arrivare al 3,18 e invece si è scesi al 2,97. Includendo anche i ritardi, si partiva dal 4,08 per arrivare al 4,03, e invece si è toccato quota 3,7 per cento.

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