Cronaca
Martedì 07 Giugno 2011
«La Regione investe sui treni»
In calo il dato dei ritardi medi
«Noi puntiamo sul trasporto pubblico locale, anche in un momento di risorse scarse». Che verranno reperite aumentando del 10% i biglietti dal 1° agosto: «Ma nonostante il taglio delle risorse non ci sono ripercussioni sul servizio». Lo dice l'assessore Cattaneo.
«Noi puntiamo sul trasporto pubblico locale, anche in un momento difficile e di risorse scarse». Che verranno reperite aumentando del 10 per cento i biglietti dal 1° agosto: «Ma nonostante il taglio delle risorse non ci sono ripercussioni sul servizio: anzi, con il nuovo orario estivo dal 12 giugno ci saranno 70 corse in più, il prolungamento di altre 64 e la velocizzazione di 33», spiega Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità.
Nota bene, nessuna modifica interessa la Bergamasca: il raggio d'azione riguarda soprattutto l'area milanese con l'introduzione di una nuova linea suburbana S9, più qualcosa sul Bresciano ed altri interventi a macchia di leopardo. «In meno di due anni abbiamo attivato 443 nuove corse in Lombardia: il nostro è un impegno concreto per aumentare le opportunità per i nostri viaggiatori». Con accordi «mai calati dall'alto, ma frutto del confronto con il territorio. Diciamo che noi facciamo i pizzaioli: serviamo la pizza che loro vogliono».
Magari a un prezzo che di aumento in aumento si sta rivelando sempre più salato: «La seconda tranche di aumenti è dolorosa ma necessaria: non aumentiamo per sadismo, ma perché vogliamo continuare ad investire sul trasporto pubblico».
Aumenti che sarebbero dovuti scattare al raggiungimento di determinati standard: «E gli obiettivi fissati da una Commissione specifica sono stati tutti centrati», assicura Cattaneo. Nel dettaglio: le soppressioni totali e parziali medie, escluse quelle per cause non imputabili a Trenord, nel primo quadrimestre 2010 erano lo 0,96, il target da centrare lo 0,85, quello conseguito nei primi quattro mesi del 2011 è stato dello 0,8. Se includiamo tutte le soppressioni si partiva dal 2,13 con l'obiettivo di arrivare all'1,65 e invece si è scesi allo 0,98.
Capitolo treni con ritardo superiore ai 10 minuti («Ma la puntualità la calcoliamo sui 5» assicura Cattaneo): escludendo i ritardi non imputabili a Trenord si partiva da un dato del 3,22 per cento nel primo quadrimestre 2010, si doveva arrivare al 3,18 e invece si è scesi al 2,97. Includendo anche i ritardi, si partiva dal 4,08 per arrivare al 4,03, e invece si è toccato quota 3,7 per cento.
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