Fiducia nella giustizia e nell'Atalanta
«La politica resti fuor da queste cose»

Fiducia nella giustizia e solidarietà all'Atalanta. Dopo la mezza adesione del Pd al corteo di giovedì 9, esponenti del centro destra dicono che non parteciperanno alla manifestazione dei tifosi, pur rimanendo vicini ai colori nerazzurri.

Fiducia nella giustizia e solidarietà all'Atalanta. Dopo la «mezza adesione» del Pd al corteo di giovedì 9, esponenti del centro destra dicono che non parteciperanno alla manifestazione dei tifosi, pur rimanendo vicini ai colori nerazzurri.

Carlo Saffioti, coordinatore provinciale del PdL e consigliere regionale, interviene sulla questione della partecipazione alla manifestazione organizzata dai tifosi atalantini: «La politica resti fuori dalla questione». Ma il consigliere non rinuncia a esprimere fiducia, solidarietà e simpatia nei confronti della squadra e dice che alla marcia parteciperebbe anche, ma «a titolo personale, tuttavia ho altri impegni».

Non manca una stoccata per i colleghi del Pd che hanno dato la loro adesione alla manifestazione: «È una contraddizione, non si può scoprire solo ora che tanti processi vengono fatti sulla base di sospetti, illazioni, voci, nessun atto o fatto concreto – argomenta –. Basta solo una comunicazione giudiziaria perché una persona finisca sui giornali e venga condannato».
 
«Prima di tutto viene il rispetto delle regole: al punto in cui siamo non ci si può anteporre alla giustizia, magari con l'intendimento di condizionarla a furor di popolo»: Valerio Bettoni, consigliere regionale dell'Udc e presidente del Coni bergamasco, si dissocia dalla manifestazione di sostegno di giovedì 9 giugno, anche se «sono un tifoso e seguo la vicenda con viva partecipazione». Bettoni chiese e ottenne che l'Atalanta, dopo l'ottimo campionato, fosse onorata dal Pirellone. Ora attende il lavoro della magistratura: «E se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi».

Il giovani dell'Udc comunicano che, pur avendo nel cuore i colori dell'Atalanta, non aderiranno alla manifestazione organizzata dalla tifoseria neroazzura, «in quanto riteniamo opportuno che i magistrati e le forze dell'ordine possano lavorare nella più assoluta serenità e sinergia tra loro, al fine di poter far emergere al più presto la verità e poter sollevare la nostra squadra, il nostro capitano e la nostra fede calcistica da ogni addebito».

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