Nuovi arredi per l'ufficio di Cianciotta
La Lista Bruni punzecchia Invernizzi

La Lista Bruni fa le pulci alla polizia locale di Bergamo e in particolare ai costi sostenuti per i mobili acquistati per l'ufficio dell'attuale comandante della polizia municipale Paolo Cianciotta.

«Non è fuori moda accostare un divano canapè nero a un tappeto pakistano Kcasmir, visto che tutti gli attuali arredatori preferiscono associarlo a un Imperial black o a un Imperial Gold?». Ironizza il consigliere comunale della Lista Bruni Simone Paganoni. Punzecchia l'assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi, chiudendo l'interpellanza presentata lunedì sera in Consiglio con una battuta su un accostamento, a suo dire, non proprio azzeccato: quello che, sempre secondo lo stesso consigliere, riguarderebbe i mobili acquistati per l'ufficio dell'attuale comandante della polizia municipale Paolo Cianciotta.

Nel dettaglio: il suddetto tappeto pakistano Kcasmir annodato a mano, un'altro tappeto Casak Lesghi sempre annodato a mano, una poltrona direzionale, il divano canapè nero, due poltrone, un tavolino e una consolle modello Hip hop. Accostamenti a parte, il nocciolo della questione per Paganoni starebbe nel costo dell'operazione: 5.090 euro già liquidati con una determina degli uffici comunali.

«Considerato il periodo di crisi che ha indotto l'amministrazione a tagliare i bilanci di quasi tutti gli assessorati, in particolare ai Servizi sociali e alla Cultura – scrive il consigliere della Lista Bruni – vorrei sapere se corrisponde al vero il fatto che gli arredi dell'ufficio in questione erano già stati sostituiti dal precedente comandante non più di 18 mesi fa e se l'assessore Invernizzi ritiene che queste spese erano proprio necessarie considerato la scadenza del contratto di Cianciotta praticamente tra un anno, nell'agosto 2012». «Non conosco nel dettaglio il provvedimento che è frutto di una determina dirigenziale – si limita a replicare Invernizzi –, mi riservo di rispondere in Consiglio».

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