Paoloni: «Non drogai nessuno»
A Cremona le prime scarcerazioni

Calcioscommesse, Paoloni si difende: «Non drogai nessuno». A Cremona le prime scarcerazioni. Il Viminale vara la task force contro le «combine».

Quasi sette ore di interrogatorio per respingere tutti gli addebiti. Marco Paoloni, il portiere del Benevento ed ex della Cremonese arrestato il primo giugno scorso nell'ambito dell'inchiesta "Last bet" sul calcio scommesseha negato di aver mai messo il sonnifero nelle borracce dei compagni di squadra. "Paoloni ha chiarito la sua posizione e non ha ammesso alcuna responsabilità in merito al Minias" (l'ansiolitico somministrato ai giocatori della Cremonese prima di un match, ndr), ha affermato infatti l'avvocato Emanuela Di Paolo, legale del portiere, lasciando la Procura di Cremona al termine dell'interrogatorio del suo assistito.

Intanto, arrivano le prime scarcerazioni. Il Gip Guido Salvini, ha deciso infatti che Francesco Giannone, Giorgio Buffone e Giancarlo Parlato lasceranno il carcere per gli arresti domiciliari; Manlio Bruni, attualmente recluso nella sua abitazione, avrà solo l'obbligo di firma mentre Mauro Bressan è libero. Salvini deciderà domani sulla richiesta di scarcerazione di Massimo Erodiani e Marco Pirani.

E il Viminale, in una riunione nella quale il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha varato con il Coni e la Figc una task force 'anti combine', ha deciso di usare le tecniche 'base' delle investigazioni usate contro le mafie: intercettazioni telefoniche, ambientali, analisi dei movimenti bancari e finanziari, anche all'estero, valutazione delle 'indicazioni sospette' sul denaro investito. La novità è che dell'unità faranno parte investigatori esperti dei 'reparti speciali' di Sco, Gico, Ros e Dia, che utilizzeranno metodi d'indagine solitamente impiegati contro la criminalità organizzata.

Come funzionerà la nuova task force interforze, chi la coordinerà e quale sarà la sua composizione è l'oggetto di un decreto apposito che Maroni formalizzerà lunedì. La prossima settimana è prevista la prima riunione. Oggi il titolare del Viminale ha anticipato che l'unità si modellerà sull'esperienza dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive (che però ha solo funzioni di consulenza tecnica, non operative e tantomeno investigative). "Le decisioni che abbiamo preso danno una risposta di qualità a un fenomeno mondiale che ora riguarda anche il nostro calcio", ha commentato il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete.


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