Giannone e Pirani su Doni:
«Gioca pesante, è disponibile»

Nei nuovi interrogatori di Cremona si è tornato a parlare di Atalanta e di Cristiano Doni. A tirare in ballo il capitano sono Giannone e Pirani. «Gioca pesante» dice il primo; «Non solo è disponibile, bisogna passare tramite lui» dice il secondo.

Nei nuovi interrogatori tenutisi mercoledì 15 giugno a Cremona si è tornato a parlare di Atalanta e di Cristiano Doni. A tirare fuori l'argomento - nello specifico il match Atalanta-Piacenza dello scorso marzo - è uno degli arrestati, il commercialista Gianfranco Giannone, che spiega al Gip - secondo quanto riportato dall'agenzia ApCom - che «dalle informazioni che potevo avere, che in sostanza Atalanta-Piacenza era già una partita fatta (…). L'avevano già stabilita».

Giannone tirerebbe in ballo, con la frase «mi era arrivata voce», anche il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, che risulta tra i 28 indagati a piede libero. «Doni è uno che nell'ambiente si sa, che è uno che gioca - affermerebbe Giannone -, gioca pesante e quant'altro. Quindi, la partita di fatto l'aveva fatta lui».
«L'idea che mi ero fatto io, infatti era questa qua: che probabilmente l'Atalanta aveva parlato chiaramente con qualcuno del Piacenza e nel caso specifico credo con Gervasoni» continuerebbe Giannone, spiegando che secondo lui Gervasoni avrebbe dato questa informazione a Marco Paoloni (l'ex portiere della Cremonese poi passato al Benevento) e lui «la stava vendendo come una partita fatta da lui - avrebbe detto ancora Giannone -, questa era l'idea che mi sono fatto io».

E parlando ancora della partita dell'Atalanta, Giannone avrebbe detto: «Il match era già fatto perché avevano già giocato più di, quasi 500 mila euro su una partita che mediamente a quell'ora si giocano 200 euro». Giannone, come tutti gli altri arrestati il 1° giugno scorso, precisa di non aver avuto conoscenza diretta di Doni, ma solo dall'ambiente delle scomesse: «Ho avuto dopo una serie di riscontri tra... perché ho altra gente che scommette e così, che Doni scommetta diciamo...».

Del capitano dell'Atalanta avrebbe parlato anche un altro arrestato nell'inchiesta cremonese sul calcio scommesse, il medico odontoiatra Marco Pirani: «Di Doni, ecco, da quello che posso sapere io nel mondo del calcio... - avrebbe dichiarato l'interrogato secondo ApCom - io non è che conosco solo Giorgio Buffone nel mondo del calcio, ne conosco tantissimi di giocatori, Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c'è da fare una partita, o le società, o le squadre avversarie o i giocatori si rivolgono a lui». E quando il Gip gli avrebbe chiesto se il capitano dell'Atalanta «è disponibile?», Pirani avrebbe risposto di aver saputo da Parlato e Buffone che: «Non solo è disponibile, bisogna passare tramite lui».

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