Lega e raduno, cresce l'attesa:
il primo militante è già a Pontida

Cresce attesa per il raduno della Lega a Pontida. Nonostante i malumori della base è prevista una elevata partecipazione a questo appuntamento, forse il più atteso degli ultimi anni: qualcuno è già arrivato. Bossi prepara le sue «condizioni».

Cresce attesa per il raduno della Lega a Pontida. Nonostante i malumori della base è prevista una elevata partecipazione a questo appuntamento, forse il più atteso degli ultimi anni: qualcuno è già arrivato. Bossi intanto sta preparando le sue «condizioni».

Il primo ad arrivare, giovedì mattina, è un militante del Carroccio che è partito in camper da Torino. Michele Novarina, 60 anni, idraulico, dice di essere «sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarmene». Intanto si prepara il prato, con un fresco taglio dell'erba.

Per la Lega è l'appuntamento più importante. E lo sarà in modo particolare in questa 27ª edizione: la curiosità dei militanti è alle stelle per conoscere «la sorpresa», la via d'uscita che indicherà il leader Umberto Bossi, che in queste ore sta preparando il discorso che pronuncerà alle 11,30 di domenica.

Un messaggio studiato per serrare le fila del movimento, placare i mal di pancia sempre più evidenti dopo la sconfitta elettorale e i risultati del referendum e dettare le condizioni per proseguire nell'alleanza di governo al premier Silvio Berlusconi, che «ha perso la sua capacità di comunicare in tv» in «un Paese che non funziona».

A Pontida giungeranno da tutto il Nord tra i 180 e i 190 pullmann di militanti. Sul pratone dal 1990 una, due e perfino tre volte l'anno, Bossi convoca i leghisti per il rituale incontro in cui annuncia al suo popolo la linea del movimento e il Carroccio ritrova, soprattutto nei momenti di transizione, la propria identità e si reinventa. Sarà così anche questa volta.

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