In un magazzino a Chignolo
c'era merce rubata d'ogni tipo

A dare l'allarme è stato un residente della zona, insospettito da strani movimenti sia nel cortile della ditta D2 in via Drago a Treviolo: le Volanti hanno individuato e poi arrestato per tentato furto aggravato e ricettazione tre italiani.

A dare l'allarme è stato un residente della zona, insospettito da strani movimenti sia nel cortile della ditta D2 in via Drago a Treviolo, sia nel magazzino della stessa: quando le Volanti della questura sono arrivate sul posto hanno individuato e poi arrestato per tentato furto aggravato e ricettazione tre italiani.

Uno è stato trovato all'interno del magazzino, armato di torcia elettrica e un walkie-talkie appositamente modificato per ricevere anche le frequenze delle forze dell'ordine, mentre altri due sono stati visti nel cortile e poi subito bloccati dopo un tentativo di fuga, anche loro muniti di ricetrasmittente: si tratta di P. V., 54 anni del crotonese, P. B., 46 anni di Capriate San Gervasio, e G. S., 44 anni di Brembate, tutti disoccupati o con lavori saltuari.

Sono stati processati in direttissima e condannati. Sequestrato anche il loro camion da 7 tonnellate, che risultava essere stato rubato a Varese con un carico di salumi. Facendo poi accertamenti gli agenti sono risaliti fino a un magazzino di pertinenza del terzetto, a Chignolo d'Isola: all'interno, oltre a merce varia (tra cui rotoli di stoffa) di provenienza furtiva, anche altri due autocarri che, una volta controllati i numeri di telaio (le targhe infatti erano regolari), sono risultati rubati.

Secondo gli investigatori il magazzino sarebbe stato utilizzato dai tre come deposito per merce rubata su commissione, prima di smistarla ai ricettatori.

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