Lago d'Iseo, i soliti furbetti
rovinano la festa ai pescatori

I pescatori affollano le sponde del Sebino per la pesca delle sardine. Ma, per colpa di chi non rispetta le regole, portano a casa molti meno pesci. I furbi pescano nel mese vietato. Ma c'è la task force della Polizia provinciale: in un mese 80 multe.

È come arrivare a una festa e, al banchetto del rinfresco, trovare vuote le bottiglie del prosecco. È quello che rischiano i pescatori di sardine che da mercoledì affollano le sponde del Sebino: per colpa dei soliti furbetti, chi rispetta le regole porta a casa molti meno pesci di quanti si sarebbe immaginato.

Il 15 giugno è scaduto infatti il mese di «moratoria», iniziato il 15 maggio, durante il quale la pesca all'agone è completamente vietata: le Province di Bergamo e di Brescia hanno concordato questa misura per agevolare il periodo della frega delle sardine, che garantisce la deposizione delle uova e quindi pesce anche per i prossimi anni.

«E invece c'è sempre chi se ne approfitta – racconta Santo Facchetti, pescatore di Treviglio che ieri pomeriggio era a Riva di Solto per pescare qualche sardina – per esempio pescando nel mese vietato oppure non rispettando gli orari».

La sardina del Sebino può essere pescata tutto l'anno, tranne tra maggio e giugno, da un'ora prima dell'alba a un'ora dopo il tramonto ma il periodo migliore è proprio questo perché i pesci, invece che stare al largo e in acque profonde, nuotano vicino alle sponde.

«Verso le dieci di sera – continua Facchetti – tutti i pescatori onesti smettono, ma poi c'è chi torna sul lago e approfitta del fatto che le sardine si muovono a branchi a ridosso della sponda».

Per evitare comportamenti scorretti, la Polizia provinciale di Bergamo ha messo in campo una task force composta da una dozzina di agenti e da una ventina di guardie volontarie: «In questo modo – spiega il sottoufficiale Giovanni Moioli, responsabile della vigilanza per la pesca sui laghi – riusciamo a tenere costantemente monitorati quattro punti fissi, due a Tavernola, uno a Castro e uno a Costa Volpino, e a controllare anche il resto della sponda. Quest'anno abbiamo beccato diversi pescatori di frodo, che catturavano le sardine anche nel periodo vietato».

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