ll Bitto? Un formaggio orobico
rubato dai valtellinesi ai brembani

«Il Bitto? Un formaggio più brembano che Valtellinese». Un formaggio appartenuto a entrambi i versanti delle Orobie e poi «rubato» dai valtellinesi ai brembani. Lo dice Michele Corti, docente all'Università di Milano.

«Il Bitto? Un formaggio più orobico-brembano che Valtellinese». Un formaggio per secoli appartenuto a entrambi i versanti delle Orobie e poi «rubato» dai valtellinesi ai brembani, o meglio che i brembani si «sono lasciati rubare». Parole di Michele Corti, 55 anni, docente di zootecnia montana all'Università statale di Milano, già assessore regionale all'Agricoltura.

In un libro, prossimo alla pubblicazione, Corti ripercorre la storia del formaggio – tra i più noti (e costosi) d'Italia – considerato un prodotto quasi esclusivamente valtellinese. Ma è proprio la storia, secondo lo studioso, a svelarci che il Bitto è stato per secoli un formaggio soprattutto dell'alta Valle Brembana. «Solo chi non conosce la storia – scrive Corti in un'anticipazione del suo libro sul sito www.ruralpini.it – può pensare che il Bitto sia un prodotto della Valtellina e della Valchiavenna».

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