La solennità del Corpus Domini
Mons. Beschi: Eucaristia è verità

Nella solennità del Corpus Domini della città, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una Concelebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di San Paolo. Fra le autorità il prefetto Camillo Andreana e il questore Vincenzo Ricciardi.

«Il nostro tempo vede tante verità smentite già al loro annuncio. Soltanto l'Eucaristia è verità radicale, è pane di amore, speranza, generosità e vita che accompagna l'esistenza dei cristiani. Questo vogliamo testimoniare e offrire agli uomini e alle donne del nostro tempo e della nostra città».

Questa mattina, nella solennità del Corpus Domini della città, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una Concelebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di San Paolo. Numerose le persone presenti, fra cui il prefetto Camillo Andreana e il questore Vincenzo Ricciardi. Il vescovo ha esordito ricordando il Vangelo del giorno (il corpo e il sangue di Cristo sorgente di vita eterna).

«Sono parole meravigliose che giungeranno fino alla fine dei secoli. L'Eucaristia è una sorpresa sconvolgente ogni volta che ci riuniamo per celebrare il pane e il vino, che sono veramente il corpo e il sangue di Cristo. Queste parole sono un annuncio, ma soprattutto sono verità e affermazione impegnativa». I gesti del pane e del vino non sono soltanto un ricordo o un simbolo.

«Sono gli stessi gesti di Gesù di Nazaret — ha proseguito il vescovo —, sono memoriale e sacramento del suo amore. Il “Fate questo in memoria di me” non è soltanto un ricordo, ma è la Pasqua del Signore, sorgente di vita nuova e trasformata. Il Corpus Domini ridice ciò che ogni domenica e ogni giorno alimenta la nostra fede».

L'Eucaristia supera i limiti umani. «Un non credente — ha aggiunto monsignor Beschi — potrebbe dirci: io rispetto la vostra fede, ma non cambia nulla, non siete diversi dagli altri uomini. Anche gli antichi miti parlavano dell'inutilità dei gesti dei grandi eroi. Ogni persona cresce nella consapevolezza della radicale insufficienza della condizione umana, come il limite della morte. Invece con l'Eucaristia questo limite è radicalmente superato davanti al dono sorprendente di un Dio che esiste per amare e per donarsi».

L'Eucaristia non è una illusione cristiana. «In queste settimane — ha rilevato il vescovo — nell'opinione pubblica si parla molto di batteri devastanti e di farmaci per combatterli. Come affermavano gli antichi, l'Eucaristia è farmaco, è principio attivo di vita che dona subito la comunione con Gesù. È una vita vera e definitiva che il cristiano costruisce ogni giorno. L'Eucaristia non è una speranza velleitaria, perché i cristiani testimoniano l'amore e la comunione del Signore, amando Dio e i fratelli».

Il vescovo ha ricordato il prossimo Congresso eucaristico nazionale che si terrà ad Ancona dal 9 all'11 settembre. «Il tema scelto è “Eucaristia e vita quotidiana”. A mezzogiorno è iniziata l'adorazione eucaristica che si concluderà stasera con i Vespri solenni e la processione che raggiunger la chiesa parrocchiale di Loreto per la benedizione eucaristica del vescovo.

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