Confesercenti: per la crisi
partono solo in 7 su 10

Anche nel 2011 la crisi pesa sulle vacanze: secondo il sondaggio Confesercenti-Swg quest'anno partiranno 33,5 milioni di italiani (erano 39 milioni nel 2010), 7 italiani su 10, uno in meno dell'anno scorso. Resteranno fuori casa in media 12 giorni.

Anche nel 2011 la crisi pesa sulle vacanze: secondo il sondaggio Confesercenti-Swg quest'anno partiranno 33,5 milioni di italiani (erano 39 milioni nel 2010), 7 italiani su 10, uno in meno dell'anno scorso. Resteranno fuori casa in media 12 giorni, spendendo mediamente poco più di 800 euro, il 20% in meno del 2010, per una spesa complessiva di 27 miliardi di euro. Inoltre, rileva il sondaggio, 2 italiani su 10 si sposteranno, ma restando nei paraggi della loro città.

Rispetto agli anni scorsi emerge una tendenza figlia della crisi: più che tagliare le ferie si rinuncia direttamente alla vacanza. Ferie soprattutto 'amare' per gli anziani: quasi il 30% degli ultrasessantenni non si muoverà. Il bisogno di sicurezza caratterizza le vacanze all'estero, frenate dal terrorismo: il timore "contagia" il 31% del campione intervistato. Spunta anche la paura di vendette per la morte di Bin Laden (16%) e delle rivolte nel Nord-Africa (13%).

Non cambia invece il mese preferito per le ferie: agosto con il 52% ma, anche questo segno di crisi, salgono di 5 punti giugno (al 17%) e di uno settembre al 18%, i mesi normalmente meno gettonati e meno costosi. Un italiano su due (52%) resterà nel nostro paese. Il 17% sceglierà un paese dell'Europa mediterranea, il 10% il Nord Europa, il 3% gli Stati Uniti. E fra i paesi europei continua il predominio della Spagna (25%), ora però insidiata dalla Grecia (22%, nel 2010 era solo il 13%). In Italia la regione più gettonata è la Sicilia, poi Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna e le montagne del Trentino Alto Adige.


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