Porta Sud, il Comune ci crede
Ma la Provincia ha dato forfait

Il progetto di Porta Sud deve essere rilanciato in modo concreto, destinandovi investimenti adeguati e prevedendo opere che, dopo la rinuncia della Provincia a realizzarvi la propria sede, facciano da traino. Il Comune ci crede. Se n'è parlato alla festa del Pd.

Il progetto di Porta Sud deve essere rilanciato in modo concreto, destinandovi investimenti adeguati e prevedendo opere che, dopo la rinuncia della Provincia a realizzarvi la propria sede, facciano da traino. Ma il rilancio deve passare anche attraverso un ruolo più convinto del Comune di Bergamo e un nuovo coinvolgimento della Provincia sul piano della governance.

Lo sviluppo della città a Sud della ferrovia è stato al centro della serata inaugurale della Festa provinciale del Pd. L'incontro, moderato da Dino Nikpalj, inviato de L'Eco di Bergamo, si è aperto con l'intervento del segretario cittadino del Pd Nicola Eynard che, dopo aver ripercorso la storia di Porta Sud, ha osservato che «la politica sembra non credere molto nel progetto: la Provincia si è tirata indietro.

È significativo che nessuno dei rappresentanti di via Tasso invitati a questo dibattito sia presente». All'incontro hanno, invece, partecipato Pierluigi Buzzanca, neopresidente di Porta Sud, e Andrea Pezzotta, assessore all'Urbanistica di Palafrizzoni.

Buzzanca ha sottolineato la volontà dell'amministrazione cittadina di sostenere l'intervento: «Occorre trovare forze e risorse per realizzare il progetto – ha rimarcato – e coinvolgere le associazioni che rappresentano i privati come Confindustria Bergamo, le banche cittadine, l'Ance».

Buzzanca ha indicato le priorità, osservando che «i tempi non saranno brevi; occorre studiare le modalità per vendere i diritti di edificazione che il Comune ha in Porta Sud: e questo per poter realizzare il suolo artificiale di copertura dei binari per 120 mila metri quadrati».

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